Andrew Nembhard, chi è il ragazzo che ha battuto i Lakers allo scadere

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Un buzzer beater allo scadere di Andrew Nembhard condanna i Los Angeles Lakers alla sconfitta 115-116 contro gli Indiana Pacers.

Allo Staples Center, con 5 secondi sul cronometro, i Pacers perdono di 2: palla a Haliburton che si butta dentro, è prevedibilmente raddoppiato e costretto a scaricare. Trova un bel passaggio d’uscita per Andrew Nembhard che, con la difesa flottata sul lato opposto, scaglia la tripla che batte il close-out di LeBron James e la sirena, insaccandosi per la clamorosa vittoria di Indiana.

Ma chi è il classe 2000 che ha battuto i gialloviola? Un rookie scelto con la prima chiamata del secondo giro all’ultimo Draft, strappando il contratto più alto di sempre (quadriennale da 8 milioni) per una matricola scelta dopo il primo turno. Finora ha giocato 15 partite con 20 minuti di media, 7 punti per serata con quasi 3 assist e il 43% dall’arco. Decisamente niente male. Contro i Lakers ha finito con 12 punti e 4/7 da tre dopo aver saltato alcune partite causa influenza.

Nembhard è canadese, ha giocato con le nazionali giovanili del suo Paese e ha esordito con la maggiore già nel 2019. Si è formato, però, in gran parte negli Stati Uniti, a partire dalla high school di Montverde Academy, in Florida. Per il college è rimasto in Florida, scegliendo i Gators, con i quali ha messo insieme 8 punti di media nella stagione da freshman, facendosi notare per un altro buzzer beater, quello che è valso il passaggio alle semifinali del famoso SEC Tournament di Nashville.

Nella seconda stagione universitaria il suo rendimento è salito a 11,2 punti di media, tanto da spingerlo a dichiararsi per il Draft, salvo poi ritirarsi. Ha poi scelto di proseguire il percorso al college con Gonzaga, rifiutando anche la corte di Duke, Southern California e Georgetown. Con i Bulldogs ha vinto il titolo di miglior sesto uomo della West Coast Conference, poi la scorsa stagione ha sfiorato i 1 punti di media per poi essere scelto dai Pacers, come detto.

Questa estate la Summer League con Indiana senza lasciare una traccia indelebile, adesso il primo grande acuto in NBA. Una giocata da cui la sua carriera può definitivamente prendere il volo.

 

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