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Anthony Edwards: “Nessuno vuole venire all’All Star Game per competere”

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Nelle ultime ore, in seguito all’ennesimo All Star Game poco appassionante, in cui l’Est ha realizzato 211 punti e vinto di quasi 30, si è tornati a parlare di come il weekend sia quasi diventato un problema per la NBA. La partita della domenica in particolare non è mai stata super competitiva (fatta eccezione forse per gli ultimi minuti dell’edizione 2020), ma in questi anni sta diventando davvero una sorta di farsa. Un po’ perché i giocatori si guardano bene dal difendere per paura di infortunarsi, un po’ perché non hanno incentivi per rendere la sfida competitiva. Una soluzione per ora non è stata trovata, anche se Adam Silver non ha mai nascosto di voler resuscitare l’All Star Game. Il commissioner, premiando gli All Star della Eastern Conference al termine della gara di ieri notte, ha nascosto a fatica l’amarezza. “Avete segnato 211 punti. Beh… Congratulazioni!” ha detto Silver, facendo una lunga pausa prima dei complimenti.

Ma i giocatori cosa ne pensano? Anthony Edwards, al suo secondo All Star Game in carriera, ha definito la partita comunque divertente nonostante non sia competitiva. Questo perché la star dei Minnesota Timberwolves ha dichiarato di vederla come una pausa all’interno della stagione, un momento di puro divertimento.

“Per me, è un All Star Game e quindi non penso che sarà mai davvero competitivo. Ma è sempre divertente, non so cosa potrebbero fare per renderlo più competitivo. È una pausa, penso che nessuno voglia venire qui e competere” ha detto Edwards.

Francesco Manzi

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