Gara 3 con Roma potrebbe segnare la fine dell’Era Aradori a Cantù. La guardia/ala bresciana ha il proprio contratto in scadenza il 30 giugno 2014 e la formazione brianzola non ha i soldi necessari per offrirgliene uno adeguato alle sua aspettative, visti i gravi problemi economici che la stanno investendo (ad oggi si è ancora incerti sul futuro societario canturino e sul fatto che parteciperà al prossimo
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campionato di Serie A).
Aradori, perno della formazione di Sacripanti, vorrà certamente partecipare ad una competizione europea l’anno venturo e ciò non sarà possibile se rimanesse in Lombardia a causa del pessimo rendimento in questi Playoff. L’unica coppa che Cantù potrebbe giocare è l’Eurochallenge, troppo poco per uno dei migliori cestisti del nostro campionato e possibile titolare in squadre di medio livello che partecipano all’Eurolega.
Anche l’età è un fattore da tenere in considerazione: Aradori ha 26 anni, si trova nel pieno della sua attività agonistica e non vorrà passare un altro anno senza giocare la massima competizione europea, come già ha fatto quest’anno, scegliendo con il cuore di rimanere a Cantù e disputare l’Eurocup (risultando anche uno dei migliori giocatori).
Il Cagnaccio, soprannome datogli nel corso degli anni canturini dato che utilizzava questo appellativo per chiamare i suoi compagni, ha messo questa mattina questo post sulla sua pagina Facebook ufficiale dove ringrazia tutti i compagni ma non cita allenatore o società, forse sintomo del fatto che il rapporto fra le parti non è mai stato idilliaco come sugli spalti del Pianella si è sempre creduto:
Le parole possono sembrare quelle di uno che è in procinto di lanciare, come quando un tempo si lasciava la moglie perché bisogna andare “a fare la guerra”. Ecco, Aradori è un soldato biancoazzurro che ha dato tantissimo alla causa (se i brianzoli hanno creduto di poter allungare la serie è solo merito suo che ha messo a segno una tripla da 9 metri con tutta la pressione addosso) ma, come in tutte le guerre, c’è un tempo per combattere insieme e c’è un tempo per piangere le sconfitte e per sconfitta si intende l’addio di un beniamino, nominato la passata stagione “Re del Pianella”.
Parlare di possibili destinazione è davvero troppo presto, Aradori ha da affrontare un ritiro con la nazionale e un’estate molto lunga, nella quale vaglierà in maniera scrupolosa le possibili destinazioni. In Italia le uniche squadre che si possono permettere un giocatore con uno stipendio tale sono Milano e Reggio Emilia. Per quando riguarda la prima, il bresciano rifiuterà quasi certamente perché l’amore che ha nei confronti dei
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colori biancoazzurri è sincero, comunque è grazie a Cantù che è diventato un giocatore europeo, mentre la seconda ha qualche chance in più anche se nel ruolo di guardia hanno appena fatto firmare un quinquennale al giovane Della Valle sul quale hanno intenzione di creare un progetto serio e duraturo. Solo la grande amicizia con Andrea Cinciarini potrebbe convincerlo ad andare a vivere nella città della stazione di Renzo Piano.
Per i motivi citati sopra è molto probabile che l’ex Casalpusterlengo finisca a giocare in una piazza fuori dall’Italia, magari in Spagna dato che ci sono tantissime squadre che parteciperanno alla prossima Eurolega, avendo la licenza A.
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