La NBA è una lega in continua evoluzione. Ogni anno vengono limati alcuni difetti per rendere il prodotto sempre migliore, quindi più attraente e redditizio. Proprio per questo la NBA si impegna sempre di più nell’espansione Asiatica per esempio, o nella creazione e vendita delle maglie con le maniche. Un problema che prima o poi si dovrà affrontare è quello della durata delle partite. In effetti i match NBA sono ricchi di “tempi morti” a causa di timeout che durano fin troppo, di esigenze pubblicitarie ed interruzioni varie.
Ed ecco che una strana proposta inizia ad esser presa in considerazione: per velocizzare i tempi si potrebbe concedere un solo tiro libero dalla valore di 2 o 3 punti, a seconda che il fallo venga commesso sul tiro in area o fuori. Di ciò i vertici della lega hanno già discusso durante la pausa dello All Star Weekend dello scorso anno e, proprio in occasione di ciò, l’allora presidente della NBA D-League (che si è dimesso successivamente) aveva proposto di sperimentare il tutto nella lega di sviluppo. Il progetto ha già i suoi primi sostenitori, come il GM dei Rockets Daryl Morey, ma resta da capire di quanto sarà possibile ridurre le pause semplicemente dimezzando i tiri liberi.