La NBA potrebbe presto riabbracciare una delle piazze storicamente più calde di tutti gli Stati Uniti: Seattle. Negli ultimi giorni, infatti, è emerso che la lega starebbe valutando l’ingresso di altre due franchigie, ritenendo questo un modo per aumentare gli introiti che sono stati ridimensionati dalla pandemia da Covid-19.
Da quel momento si sono moltiplicati i rumors che vorrebbero un ritorno del grande basket a Seattle, fino al 2008 casa dei SuperSonics. A breve in città dovrebbe essere terminata la nuova arena, costata quasi un miliardo di dollari e che potrebbe rappresentare l’input decisivo per Adam Silver.
La sindaca della città, Jenny Durkan, ha dichiarato ai media locali di aver già affrontato l’argomento con il commissioner: “È un’ottima notizia, ho già detto a Silver che ci siamo e faremo di tutto per farci trovare pronti. Questo è il posto dove la nuova squadra dovrebbe giocare, vedremo se gli investitori saranno d’accordo”.
In tal senso i nomi sono diversi, a partire da quello di David Bonderman che è proprietario della locale squadra di hockey in NHL e ha una partecipazione anche nei Boston Celtics. Nel frattempo la petizione online per far tornare la NBA a Seattle continua a raccogliere consensi.

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket e (quasi ex) playmaker, sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2).
A Novembre del 2017 sono diventato direttore responsabile di BasketUniverso.