Malik Beasley è stato uno dei giocatori NBA più chiacchierati per questioni extra cestistiche negli ultimi mesi: oltre alla controversa storia con Larsa Pippen, l’atleta dei Minnesota Timberwolves ha avuto anche alcuni guai con la giustizia.
In particolare è stato accusato di minacce aggravate e in seguito ha subito una perquisizione della polizia in casa sua, dove gli agenti hanno rinvenuto armi e droga.
Nelle scorse ore è arrivata la sentenza riguardo questi episodi per i quali Beasley dovrà trascorrere 120 giorni di recupero nella Hennepin County Workhouse, da scontare al termine della stagione NBA.
Una decisione accolta con soddisfazione dall’avvocato di Beasley, Steve Haney, che si è detto felice di una sentenza che “consente a Malik di continuare a lavorare per diventare una persona migliore per poter compiere scelte migliori in futuro”.
Timberwolves guard Malik Beasley was sentenced today to 120 days in the Hennepin County Workhouse with work release and home confinement option — to be served at end of the season, stemming from charges via October arrest, per his attorney Steve Haney. pic.twitter.com/PeQqCuGFYK
— Shams Charania (@ShamsCharania) February 9, 2021
Il giornalista americano Shams Chrania ha svelato anche che il reato di minacce è stato derubricato mentre le contestazioni relative alla droga sono cadute: per questi motivi Beasley se l’è cavata con una pena così morbida.
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