Si è conclusa oggi la quinta edizione dell’Asia Cup con le due finali, quella per il primo posto e quella per il terzo. L’Iran, che ha dominato per tutto l’arco del torneo, non ha tradito le aspettative sconfiggendo in finale la Cina Taipei, comunemente nota come Taiwan, con il punteggio di 89-79. Oltre al solito Hamed Haddadi, ex NBA poi in Cina e ora nel campionato iraniano, i bianco-verdi hanno trovato un ottimo Mohammad Jamshidi, autore di 2o punti. Haddadi ne ha aggiunti 21 con 8 rimbalzi, mentre dalla panchina sono arrivati i 14 di Arsalam Kazemi, lungo scelto nel 2013 dai Washington Wizards con la chiamata numero 54 e mai sbarcato in NBA, che ha catturato anche 10 rimbalzi. Per Taiwan non sono bastati i 19 punti di Quicy Davis III, i 27 rimbalzi catturati non sono bastati contro i 41 degli avversari e le 17 palle perse hanno condannato la squadra alla medaglia d’argento.
Nell’altra finale, le Filippine hanno conquistato il bronzo sfatando il tabù che li voleva sempre sconfitti nelle “finaline”, battendo la Cina per 80-79. Ben cinque i giocatori filippini in doppia cifra, guidati dai 18 di Ranidel De Ocampo e dai 10 più 22 rimbalzi di Marcus Douthit, americano naturalizzato, che non ha mai messo piede in NBA nonostante la 56esima chiamata spesa per lui dai Lakers nel 2004. La Cina ha trovato in Kelanbaike Makan il proprio leader, con 23 punti, ma la svolta della gara è stata proprio nei secondi finali, quando Zirui Wang ha sbagliato due tiri liberi sul +2 e, dall’altra parte, Makan ha fatto fallo su tiro da tre su Paul Dalistan, che ha convertito i tre liberi ed è diventato eroe del match.