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Assegnare titoli, rescindere i contratti: cosa si può e non si può fare nel basket del Coronavirus

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Lo scudetto potrà essere assegnato senza un ripresa dei campionati? E le società dovranno pagare i giocatori fino al termine della stagione anche senza giocare? Ci saranno le retrocessioni? Queste sono alcune delle domande regolamentari che addetti ai lavori e tifosi si stanno facendo in questi giorni, con il basket totalmente bloccato dal Coronavirus.

TuttoSport ha provato a formularne qualcuna all’avvocato Enrico Cassì, esperto di diritto sportivo e consulente dell’Olimpia Milano, il quale ha caldeggiato fortemente la ricerca di un accordo per risolvere le varie controversie.

Ecco, dunque, come comportarsi nelle varie situazioni secondo quanto ha spiegato il legale.

Possibilità di giocare oltre il 30 Giugno. Sarebbe altamente preferibile trovare un accordo collettivo di buon senso fra giocatori e società. Se ci sarà il Preolimpico, diventerà molto difficile giocare a Luglio altrimenti si può fare, allungando di un mese gli accordi in corso, l’importante è che gli atleti abbiano 30 giorni di riposo prima dell’inizio della nuova stagione.

Le società dovranno pagare i giocatori fino alla fine dei contratti anche se non si tornerà in campo? La via migliore è un punto d’incontro per salvaguardare le finanze dei club ma anche la loro immagine e quella di tutto il movimento. In ogni caso le società potrebbero rescindere unilateralmente senza pagare la parte residua dei contratti perché è sopravvenuta l’impossibilità di ottemperare alla prestazione oggetto dell’accordo per cause di forza maggiore. Ancora più semplice la soluzione con gli atleti che non torneranno qualora si dovesse ripartire: grave inadempimento da parte loro e automatica possibilità di bloccare i pagamenti da parte dei club.

Rimodulare i contratti pluriennali. In nessun caso le società potranno farlo, a meno che non ci sia l’assenzo del tesserato.

Scudetto assegnato senza riprendere il campionato. Con una modifica delle Disposizioni Organizzative Annuali si potrebbe consegnare il titolo alla Virtus Bologna (prima in classifica al momento dell’interruzione) ma sarebbe una forzatura, ancora più attaccabile nei tornei che prevedono i playoff.

Retrocessioni. Molto più difficile: chi verrà privato di un titolo sportivo senza che la stagione venga conclusa potrà facilmente impugnare il provvedimento.

Controversie con gli sponsor. La soluzione migliore, anche in questo caso, sarebbe un accordo collettivo fra le parti perché gli sponsor potrebbero già rivalersi sulle società per aver avuto una visibilità inferiore rispetto a quella pattuita.

 

 

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