Avellino cade a sorpresa, in Irpinia passa il Mornar Bar

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SIDIGAS AVELLINO 53 – KK MORNAR 60

(13-20, 26-28, 36-45, 53-60)

Quintetti: AV – Ragland, Randolph, Thomas, Leunen, Cusin

KKM – Jones, Radunovic, Ellis, Tatum, Bakic

Assenze e stato di forma: nessun’assenza tra le due compagini per una partita dal pronostico apparentemente scontato. Gli irpini venivano da quattro vittorie nelle ultime cinque partite europee, mentre in campionato hanno confermato il loro ottimo girone d’andata chiudendolo in terza piazza. Gli ospiti sembravano condannati alla sconfitta dato il loro desolante ultimo posto nel girone, con 5 KO consecutive nelle ultime uscite in questa Champions.

La gara: partita dai tanti errori in attacco e con difese che si fanno di gran lunga preferire. Oltrepassata la prima metà di quarto il punteggio è di 7 a 7, ma da questo momento si fanno preferire gli ospiti, che trovano un buon contributo realizzativo con Pavic dalla panchina. Sono suoi i 5 punti che permettono l’allungo valido il 13 a 20 al suono della prima sirena. Nel secondo periodo la panchina di Avellino consente il recupero, grazie soprattutto alla produzione del solito Fesenko, ma gli ospiti non si fanno intimorire e riescono ancora a rendersi pericolosi, portandosi sul 21 a 28 grazie al canestro di Ellis. Un fuoco di paglia spento da Obasohan e Thomas, che accorciano sul 26 a 28 di metà gara. Risultato che è indice di una gara magari più equilibrata del previsto, ma molto poco spettacolare, dove gli errori predominano.

ragland avellinoNel secondo tempo la Sidigas sbaglia l’approccio e consente una comoda fuga al Mornar, che allunga e arriva al massimo vantaggio in doppia cifra sul 28 al 38 dopo il viaggio dalla lunetta di Tatum. Randolph e Leunen si prendono la squadra sulle spalle e dimezzano lo svantaggio, ma il divario precedentemente accumulato permette agli ospiti una gestione non deficitaria, tanto da riuscire ad allungare ancora e chiudere sul +9 a 10 minuti dalla fine. L’ultimo quarto scivola via secondo il leit motiv dell’intero incontro: attacchi scarni e imprecisi, botta e riposta nei quali Avellino non guadagna nulla, anzi, finisce anche sotto di 13 dopo un canestro del solito Pavic (37-50). Una timida reazione finale serve solo a contenere il punteggio, che si inchioda sul 53 a 60. Sconfitta imprevista che non compromette la qualificazione, mentre il KK non si shioda dalla coda del girone.

Svolta della gara: l’inizio di terzo quarto ha segnato la differenza. Tutti gli interpreti del Mornar hanno portato il loro mattoncino alla causa, mentre i biancoverdi si sono inceppati, con Ragland evanescente e il solo Randolph a tentare di dare una scossa, seppur in ritardo.

I migliori: Fesenko, chiude con 8 rimbalzi e solo 5 punti, ma più per demeriti dei compagni che i suoi. Tira solo due volte dal campo ed è pressoché preciso dalla lunetta. I compagni decidono di non servirlo e di accumulare un eloquente 19/70 dal campo. Solidarietà.

Tatum è l’Mvp del match con 16 punti, 6 rimbalzi e 6 assist. Una prestazione a tutto tondo, ma un encomio lo merita ancge Pavic, che chiude con 14 punti e una percentuale dal campo che sfiora il 55%

I peggiori: Ragland e Green hanno giocato a far peggio. Percentuali orripilanti dal campo (25% e 14% rispettivamente), continue forzature e una sensazione perenne di indolenza.

Radunovic delude con appena 2 punti e l’impossibilità di mettersi in partita dal primo all’ultimo minuto.

Tabellini: Avellino: Ragland 7, Green 3, Fesenko 5, Randolph 8, Thomas 13, Leunen 5, Cusin 3, Severini 2, Parlato n.e, Zerini, Obasohan 6, Esposito n.e

KK Mornar: Pavic 14, Tatum 16, B.Radunovic 2, Jones 2, Ellis 11, Mijovic, Calic, Vujosevic, Waller 6, Bakic 8, M.Radunovic n.e, Hadzibegovic n.e

Bernardo Cianfrocca

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