Azzurri ai Raggi X: “Il Cagnaccio” Pietro Aradori

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Prosegue la nostra analisi sul roster azzurro ed oggi, a finire sotto i riflettori, è Pietro Aradori.

Il rapporto fra Aradori e la nazionale è di lunghissima data perché il ragazzo bresciano fece il suo esordio in azzurro nell’estate 2007 ed è da poco arrivato a quota cento gettoni con la canotta dell’Italia.
Da questi dati si può capire quanto Aradori sia un veterano di questo gruppo e come sia stato anche uno di quelli che ha sempre amato trascorrere l’estate con la maglia della nostra nazionale, rispondendo sempre sì alla chiamata di Pianigiani, o chi per esso, con grande entusiasmo.

Da zero a cento. Collage della prima e della centesima partita in azzurro.
Da zero a cento. Collage della prima e della centesima partita in azzurro.

Pietro non parte come titolare e nemmeno come sesto uomo di questo gruppo, che ha la fortuna di poter vedere alzarsi dalla panchina un fenomeno come Alessandro Gentile, probabilmente il miglior giocatore del nostro campionato e uomo simbolo della squadra economicamente messa meglio: l’Olimpia Milano. Aradori è il settimo-ottavo in rotazione e potrà dare il cambio a Belinelli o anche all’ala piccola, a seconda che sia Datome o Gallinari, la duttilità dell’ex Venezia sarà quindi molto importante. Prima della sua esperienza canturina era prevalentemente una guardia ma, dopo l’ultima stagione in Brianza passata a giocare da ala piccola, è riuscito a dare una bidimensionalità alla sua carriera e questo, nel basket di oggi, è fondamentale, soprattutto a livello difensivo, anche se, a dirla tutta, la difesa non è per niente un punto di forza del “cagnaccio”, come non lo è per quasi tutti gli altri componenti del roster azzurro.

Rispetto ad alcuni giocatori di questa squadra, Aradori ha avuto la fortuna di poter giocare una stagione completa all’estero: quella passata. Aveva firmato l’estate scorsa al Galatasaray di Ataman con il quale però non ha praticamente mai trovato spazio, non andando nemmeno a referto molte volte, ecco allora la decisione di lasciare la Turchia per provare una nuova avventura in Spagna, a Madrid, purtroppo non al Real ma all’Estudiantes. Con i madrileni ha dimostrato di essere un giocatore nel pieno della sua maturità, riuscendo a fare la differenza nel campionato più competitivo d’Europa, soprattutto nei grandi palazzetti, come al Palacio los Deportes di Madrid contro il Real. Aradori ha poi concluso la stagione 2014-2015 con la maglia della Reyer Venezia, canotta che ha vestito solo per i playoff, visto che l’Estudiantes non era riuscito a qualificarsi per la post-season spagnola. In laguna non è riuscito ad entrare nei meccanismi di una squadra super collaudata come quella di Charlie Recalcati, risultando un fattore quasi nullo per l’Umana e non la ciliegina sulla torta che avrebbe potuto portare il tricolore in Veneto per la prima volta nella sua storia. Ora Aradori ha recentemente firmato un contratto con la Grissin Bon Reggio Emilia con la quale giocherà nel ruolo di ala piccola titolare.

www.vavel.com
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Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, Pietro è un attaccante nel vero senso della parola; è bravissimo a crearsi giochi da solo e soprattutto ha un ottimo tiro se messo bene in ritmo, e di giocatori che lo possono mettere in ritmo ne abbiamo: Hackett, Cinciarini, Belinelli ma anche gli stessi Gallinari o Gentile. Dal punto di vista offensivo è uno dei più completi nel nostro roster: ha un ottimo tiro, ha fisico per attaccare il canestro e soprattutto ha la spavalderia che serve quando si dovrà fronteggiare dei giganti come Nowitzki o Gasol, pronti ad intimidire sotto le plance. Nel passato Europeo era stato soprannominato “lo squalo” perché azzannava la preda appena vedeva il sangue, appena vedeva l’avversario in difficoltà lo assaliva e gli prosciugava tutto quello che aveva in corpo. Speriamo che anche quest’anno sia l’uomo pronto a dare il colpo del KO agli avversari. Forza Pietro, azzannali tutti!

1 thoughts on “Azzurri ai Raggi X: “Il Cagnaccio” Pietro Aradori

  1. “…che avrebbe potuto portare il tricolore in Veneto per la prima volta nella sua storia…”
    Perché la Benetton Treviso in che regione stava nel 92, 97, 2002, 2003, 2006?

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