Bamberg straripante. Fortitudo travolta all’esordio in Champions League

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Fortitudo Lavoropiù Bologna – Bamberg 63-100

(18-26, 13-25, 16-26, 16-23)

Esordio in Champions League FIBA da dimenticare per la Fortitudo Lavoropiù Bologna che riabbracciava l’Europa dei canestri dopo 12 anni di digiuno: alla prima casalinga, infatti, l’Aquila è stata travolta 63-100 dal Bamberg. Costretti a rinunciare agli infortunati Fantinelli, Happ e Fletcher, i biancoblu si sono trovati a rincorrere sin da subito un Bamberg molto fluido in attacco e spinto da Larson (top scorer con 23 punti) e Michele Vitali (17 punti). Una difesa troppo molle e svagata e le tante palle perse degli uomini di Sacchetti (14 nel solo primo tempo) hanno poi fatto il resto e permesso al Bamberg, aiutato anche dalle triple di un chirurgico Lockhart (16 punti con 5/5 da tre e 6/6 dal campo), di prendere definitivamente il largo (+20 all’intervallo) e far partire con larghissimo anticipo i titoli di coda della serata.

Approfittando di qualche lacuna difensiva di troppo della Fortitudo e dell’ottima vena realizzativa di Larson, il Bamberg prova a correre e si porta sul 7-14. Un break a cui Bologna risponde aggrappandosi ai primi guizzi di Banks che si carica sulle spalle i biancoblu e li riporta in carreggiata ispirando un controbreak di 7-0. Sul più bello però ai biancoblu manca il colpo del sorpasso e così il Bamberg ricomincia a correre rispondendo con un 9-0 e la tripla allo scadere di Lockart per il 18-26 di fine primo quarto. Il copione della seconda frazione non cambia e vede i tedeschi giocare con grande fluidità al cospetto di un’Aquila ancora troppo farraginosa in difesa e r4aggiungere il +13 con l’ennesima stilettata di Larson (23-36).

Anche in attacco i biancoblu sono a tratti troppo statici e, oltre a dover essere costretti a rinunciare temporaneamente a Whiters per un prematuro terzo fallo, perdono palloni pesanti (26 punti da palle perse al 20° per gli ospiti) che spingono il Bamberg, nonostante i tanti errori tedeschi in lunetta (4/12 nei primi due quarti), fino al +20 all’intervallo lungo (31-51). In avvio della seconda metà di gara Sacchetti prova a giocarsi la carta della difesa a zona che sul medio termine, dopo essere stata bucata da Vitali, paga qualche piccolo dividendo e permette alla Fortitudo di tornare sotto la soglia dei 20 punti di scarto (39-56). Alla lunga però le amnesie difensive felsinee tornano a fare capolino e a dar linfa offensiva al Bamberg che spicca nuovamente il volo e raggiunge il massimo vantaggio della serata sul +38 (58-96) con il layup di Kravish in pieno garbage time. Gli ultimi giri di lancetta servono solo ai biancoblu per cercare di rendere meno amaro il finale.

Fortitudo Bologna: Banks 14, Aradori 2, Mancinelli 17, Simon 2, Dellosto, Palumbo 10, Fantinelli, Withers 8, Totè 6, Sabatini 4.

Bamberg: Lockhart 19, Lasisi 2, Plescher NE, Fieler 16, Ogbe 4, Vitali 17, Odiase, Hundt 3, Sengfelder 8, Kravish 8, Bacoul NE, Larson 23.

Foto: FIBA

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