Il lungo romano sembra aver finalmente ritrovato la sua dimensione dopo la lunga serie di infortunii che hanno centellinato le sue apparizioni.
E adesso vuole vincere.
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta Dello Sport, Andrea Bargnani torna a parlare del suo futuro, tra NBA e nazionale.
Qui mi trovo bene sia come città che come organizzazione. C’è un progetto importante. E’ una situazione che valuterò con attenzione, insieme alle altre opzioni che riceverò. L’Europa? La mia intenzione è quella di restare. E ci resterò. Sono nel pieno della mia carriera e voglio provare a vincere qui.
Nazionale: è venuto il momento di combinare qualcosa. Io il Gallo, Beli, Gigi, siamo tutti in prime-time: l’occasione è adesso. Non è la prima volta che siamo forti sulla carta. Dobbiamo tutti sacrificarci. La Nazionale non è una squadra di club e dunque non ci sono motivi per essere egoisti. Sarà una bella opportunità per tutti. Non vedo l’ora
Datome? Rimarrà in NBA. le poche volte che è andato in campo, ha dimostrato di saper fare tutto, non solo tirare da tre. La Nba è un ambiente complicato. Faccio sempre l’esempio di Spanoulis. Arrivò negli Usa l’estate in cui con la Grecia aveva segnato 22 punti contro LeBron al Mondiale. Non lo hanno fatto mai giocare. Qui succedono cose incomprensibili.
Dopo un lungo periodo di assenza, Bargnani è tornato a prendersi il palcoscenico in quel di New York, diventando il punto di riferimento della franchigia nella seconda parte di stagione.
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