BEKO SUPERCOPPA 2015: Le parole di Menetti e Repesa

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La Finale ha sorriso a Reggio Emilia, che mette così in bacheca il primo trofeo stagionale a Torino, dopo essere stata sconfitta solo un paio di mesi fa in una bruciante Gara-7. Milano ha confermato l’andamento altalenante visto quest’estate, ma ha l’attenuante delle molte assenze del pre-campionato, tra infortuni e convocazioni nazionali. Queste le parole di Max Menetti e Jasmin Repesa in conferenza stampa al termine del match.

Max Menetti

Grandissima soddisfazione, perché noi siamo Reggio Emilia, è il secondo trofeo della nostra storia dopo aver battuto Sassari e Milano. Non vale uno scudetto, ma ha una valenza importantissima. Sono i trofei che interessano poco quando si perdono ma hanno grande valore quando si vincono. Sono veramente felice per tutti, perché i miei ragazzi hanno davvero espresso il meglio, abbiamo trovato un’identità e una coesione fantastica. Questo però deve essere un punto di partenza per la stagione che verrà. Un grande pensiero a Stefano Landi, ma anche ai ragazzi che lo scorso anno ci hanno permesso di essere qui. Sulla partita siamo stati molto maturi nel capire che stavamo concedendo troppo a rimbalzo d’attacco, e nel secondo tempo siamo stati bravi a non commettere mai due volte di fila lo stesso errore. Siamo molto disciplinati, e questo mi rende orgoglioso in questo momento della stagione.

 

Jasmin Repesa

Complimenti innanzitutto a Reggio Emilia. Ieri avevo detto che non avevamo giocato bene, ma l’avevamo ribaltata con grande voglia. Oggi è stata una partita ancora peggiore rispetto a ieri, soprattutto per vari motivi. Sappiamo che avere un gioco fluido non era molto facile averlo, ma così male non me lo aspettavo. Queste gare si giocano prima di tutto con cervello e dopo con il cuore, noi siamo entrati in un modo sbagliatissimo, forzando tiri, senza mai ribaltare con un passaggio in più. I numeri ci han fatto vedere tutto: 24 perse, tiri liberi con percentuali incredibili per questi livello. E nonostante tutto all’intervallo eravamo a meno 3, pensando di poterla ribaltare nel secondo tempo. Ma non siamo stati lucidi, senza forza mentale e poi è finita come è finita. Non abbiamo meritato, e adesso bisogna chiudersi in palestra per lavorare e creare sistema di gioco e spirito di squadra.

Luca Consolati

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