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Bill Russell sull’assalto al Congresso: “Quanti morti se ci fossero stati dei neri? Trump via subito”

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Anche la leggenda NBA Bill Russell ha preso chiaramente posizione condannando l’assalto al Congresso di ieri. L’ex giocatore dei Boston Celtics, da anni diventato un noto attivista per i diritti civili, ha attribuito chiaramente le responsabilità dell’azione al presidente uscente Donald Trump.

“Quanto ci avrebbe messo la Guardia Nazionale a intervenire se ci fossero stati degli afroamericani coinvolti? E quanti sarebbero stati uccisi?“, si è chiesto Russell in un tweet che prosegue così: “Questi non sono gli Stati Uniti! Un presidente in carica codardo, Donald Trump, è responsabile di tutto questo e del fatto che ci sia una bandiera confederata fuori dal Senato. Come potevano non sapere che sarebbe successo?”.

Qualche ora dopo Russell ha pubblicato un altro tweet: “Ieri è sembrato un giorno lunghissimo ma pensate quanto sembrerà lungo ogni giorno, ora e minuto nei prossimi 13 giorni (fino alla fine ufficiale del mandato, ndc). Per questo Trump deve essere rimosso adesso, è stato lui a creare tutto ciò”, ha detto chiaramente la leggenda del basket mondiale. Poi l’ex centro ha proseguito con delle domande retoriche: “Quante persone sono state arrestate? È stata tracciata una linea che non potrà più essere valicata?”, alle quali ha risposto: “Troppo poco e troppo tardi”. Infine ha invocato il 25° emendamento secondo il quale il vice-presidente può prendere il potere nel caos in cui venga sfiduciato dalla maggioranza dell’esecutivo. Una proposta che la presidentessa della Camera, Nancy Pelosi, ha avanzato invitando Mike Pence (l’attuale numero 2 del Governo USA) ad assumere il comando.

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