Poco fa la NBA ha dato una tristissima notizia: Bill Walton si è spento a 71 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Il basket perde un Hall of Famer e una personalità stravagante, uno dei migliori lunghi della storia, due volte campione NBA con Portland e Boston.
Walton, classe 1952, è stato stella di UCLA negli anni ’70 e con i Bruins ha vinto due titoli NCAA prima di venire scelto con la prima chiamata assoluta da Portland nel 1974. In NBA una carriera di 15 anni tra Blazers, Clippers e Celtics condita da due anelli, un titolo di MVP delle Finals nel 1977 e un titolo di MVP della stagione regolare nel 1978. Ma anche un Sesto Uomo dell’Anno a fine carriera, nel 1986, e la maglia #32 ritirata sia da UCLA che da Portland.
Bill Walton è stato uno dei primi fenomeni mediatici della NBA, anche fuori dal campo da basket. Merito della sua spiccata personalità che gli ha permesso di lavorare anche nel cinema: tra le altre apparizioni, nel 1984 recitò nel colossal Ghostbusters. Padre di Luke Walton, ex giocatore e allenatore NBA, Bill era considerato una sorta di “figlio dei fiori”, perché ancora oggi nel look incarnava appieno lo spirito degli anni ’70.
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