Vi siete mai messi nei panni del Chris Bosh degli ultimi 4 anni? Vi siete mai chiesti cosa si prova ad esser uomo franchigia per tanti anni, e poi esser considerato “punto debole”? O meglio, vi siete mai chiesti cosa si prova ad esser uomo franchigia per tanti anni, e poi esser considerato “punto debole” quando invece la realtà è tutt’altra?
Chris Bosh è la dimostrazione che le statistiche, che spesso consideriamo come fonte di verità assolute, possono essere delle grandissime menzogne. Difficile sostenere che il giocatore visto lo scorso anno, ma in generale negli anni a Miami, sia peggiore (e non di poco) rispetto all’uomo franchigia dei Toronto Raptors 2006-2010. Ecco perchè la prossima metamorfosi di Chris Bosh potrebbe regalarci un giocatore fantastico, esperto, vincente e molto efficace su entrambi i lati del campo.
Con l’addio di LeBron James e i problemi fisici di Dwyane Wade, che comunque non va sottovalutato, CB1 è tornato ad avere nelle proprie mani l’intera squadra ed i risultati potrebbero sorprendere tutti coloro che lo hanno ricoperto di critiche negli ultimi anni. “Sei soft”, “Non si prende le sue responsabilità”, “Non può giocare contro i veri centri” dicevano…
Probabilmente è il modo più sbagliato di vedere il Chris Bosh che, al fianco di due grandissime All Star, ha guidato gli Heat a 4 finali e 2 titoli in 4 stagioni. Non sarebbe stato possibile raggiungere questi fantastici risultati se l’ala-centro non avesse deciso di mettersi da parte, di cambiare per il bene della squadra. Proprio per vincere ha deciso di diventare uno specialista e dopo tanto impegno, tanti sacrifici e altrettante critiche si è trasformato nel lungo perfetto per il “Bron System”, in grado di difendere l’area in modo intelligente pur non essendo un grande atleta, di aprire il campo e di punire con il tiro da fuori.
Quale sarà la prossima versione di Bosh? Probabilmente una fusione tra il Bosh dei Raptors e quello più maturo ed efficace visto a Miami, un giocatore che finalmente avrà il gioco nelle sue mani e potrà dimostrare anche ai tifosi degli Heat il suo infinito talento, come successo in passato con i tifosi canadesi, ma allo stesso tempo più esperto, mentalmente più solido, difensivamente superiore di due o tre livelli, ma soprattutto un vincente. Si può definire in altro modo un giocatore che ha deciso di trasformarsi ed accettare di esser al centro delle critiche col solo obiettivo di raggiungere l’anello?
Le prime quattro partite stagionali, per quanto siano un campione ancora troppo piccolo per sbilanciarsi, hanno già dimostrato quanto potrà esser devastante il nuovo Chris Bosh. Alle prime 3 gare vinte dagli Heat contro Sixers, Wizards e Hornets è seguita la sconfitta di ieri notte contro gli Houston Rockets (squadra del momento, 5 vittorie su 5 partite) nella quale Bosh ha comunque fatto vedere delle cose interessanti. Le medie parlando per ora di quasi 25 punti e 11 rimbalzi, ma siamo sicuri che Chris riuscirà ad accompagnare grandi numeri offensivi a “statistiche” difensive altrettanto solide. La critica e i tifosi sottovalutano Miami che ha perso James, ma ha firmato gente importante come Grenger, McRoberts e soprattutto Luol Deng, anche lui un giocatore che spesso agisce nell’ombra ma cambia per davvero una squadra. Siamo sicuri che i Miami Heat siano spacciati? Se Chris Bosh riuscirà a prendere per mano la squadra e ad imporsi come dimostrato nelle prime uscite stagionali, Miami potrà dar del filo da torcere a tutti, partendo dai Bulls e arrivando ai Cavs dell’ex (?) amico LeBron James. Il titolo di MVP è alla di CB1?