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Boston Celtics, i processi sono già iniziati: Mazzulla sul banco degli imputati e il “fantasma” di Udoka

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I Boston Celtics sembrano vicini a cedere nella finali della Eastern Conference, dove si ritrovano sotto 3-0 con i Miami Heat.

Seppur ci sia ancora una remota possibilità di ribaltare la situazione, sembrano essere già iniziati i processi per individuare i colpevoli di questo risultato inatteso. Al centro delle polemiche l’allenatore Joe Mazzulla, promosso head coach dopo il burrascoso addio di Ime Udoka.

Udoka, infatti, venne allontanato qualche mese fa dopo che fu scoperta una relazione “scabrosa” con una dipendente dei Celtics. Vicenda che è sempre rimasta avvolta da un alone di mistero. Adesso emerge che la separazione dall’allenatore (recentemente assunto dai Rockets) non sarebbe stata accolta bene dallo spogliatoio, specialmente perché ai giocatori sono state fornite pochissime spiegazioni, praticamente nulla più delle versioni ufficiali, stando a quanto spiega Adrian Wojnarowski.

Lo spogliatoio dei Boston Celtics non ha mai superato lo shock del licenziamento di Udoka. Molti giocatori non hanno accettato le spiegazioni date dalla dirigenza e credo che il provvedimento sia stato esagerato. Gli atleti, inoltre, non hanno mai ricevuto chiarimenti approfonditi da parte del front office che ha fornito loro la stessa versione esposta in pubblico. Non vuol dire che i giocatori non abbiano accettato Mazzulla ma è un dato di fatto che la squadra era molto legata al coach precedente e credeva fortemente in lui.

Una scelta, quella dei Celtics, dettata probabilmente dal voler evitare una fuga di notizie ma che alla fine potrebbe aver avuto ripercussioni sull’aspetto sportivo. Così come la decisione di non affiancare un senior assistant a Mazzulla, sempre secondo l’opinione di Woj.

Fatto sta che per i media di Boston sembra essere praticamente segnato il destino dell’allenatore. Sarebbe proprio Mazzulla il capro espiatorio del mancato accesso alle Finals, specialmente in caso di sweep. Nel frattempo giornali, radio e tv dell’ambiente Celtics sottolineano il crollo mentale della squadra di fronte alle difficoltà e avvallano l’idea di un gruppo arrivato impreparato al grande appuntamento. Proprio per questo, in mancanza quanto meno di una reazione in gara 4 e nelle eventuali sfide successive, l’estate potrebbe portare addirittura una “rifondazione” a Boston, secondo Brian Windhorst di ESPN.

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