Bouroussis ammette: “Non ho aiutato la squadra nelle ultime partite, ma ora vogliamo tornare nell’élite del basket europeo”

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Nella conferenza stampa della Grecia, dopo le parole di coach Missas, sono arrivate anche quelle di Bouroussis e Mantzaris. Il primo a parlare è il capitano degli Ellenici, Ioanis Bouroussis:

Siamo nella seconda fase. Certamente non siamo molto soddisfatti della nostra performance finora, ma lasciamo i Gironi dietro di noi. La prima fase ha determinato solamente il nostro percorso. Abbiamo già giocato quella che per noi era una finale, con la Polonia, e la squadra è andata avanti. I ragazzi hanno mostrato carattere, l’allenatore ci ha detto quello che dovevamo fare ed abbiamo vinto. Non era facile, ma la pressione psicologica ci ha aiutato. Vogliamo vincere per noi e per i tifosi greci. Non c’è bisogno di molte parole: è una partita ad eliminazione diretta e noi vogliamo vincerla.

Hanno poi chiesto al centro ex Milano se questa possa essere la sua ultima partita con la Nazionale:

Penso alla partita di domani e nient’altro. Non ho aiutato la squadra ad essere onesto, come se non fossi in campo. Proverò in una partita difficile a mettere sul parquet tutta la mia esperienza. Posso rompermi una mano, una costola, non importa cosa… L’importante è cosa accadrà domani. Sono in questa Nazionale da 13 anni e se mettessi una telecamera nello spogliatoio vedreste che non è successo nulla di grave, tranne una lite con Pappas per questioni che non c’entrano nulla col campo. Il clima è buono, i giovani della generazione che dovrà guidare questa squadra in futuro stanno facendo molto bene. Papagiannis sta giocando bene, Agravanis gioca molto duro e credo che anche merito del lavoro di squadra. Questa partita ci dirà se torneremo nell’élite del basket europeo.

Anche Mantzaris ha parlato ai microfoni dei giornalisti, mostrando una certa delusione nei confronti dell’ambiente ostile che ha accompagnato la Grecia in questa spedizione europea:

E’ come se per noi Eurobasket inizi ora. Vogliamo vincere per andare avanti nel torneo, sta a noi provare a battere la Lituania. Credo che giocare subito dopo l’elevata pressione di una partita come quella con la Polonia, in cui non avevamo nulla da perdere, sia un vantaggio. Passare il turno non è stato facile, ma siamo persone, non macchine. Abbiamo stress, ansia. Molte persone erano deluse dalle nostre prestazioni, ma non eravamo addormentati. Tutti hanno parlato male di noi, ma alla fine siamo agli Ottavi di Finale. Abbiamo sentito solo lamentele sul gruppo, ma penso che ora la situazione sia migliore.

Alessio Tarquini

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