Brandon Ingram torna sul periodo ai Lakers: “Troppa negatività e pressioni, sembrava un film”

Home NBA News

Brandon Ingram sembra essere sbocciato definitivamente a New Orleans, dove si è guadagnato definitivamente lo status di All-Star. La trade che l’ha portato dai Lakers ai Pelicans, con il percorso inverso compiuti da Anthony Davis, non ha fatto benissimo solamente ai gialloviola ma anche a quello che è stato votato come il giocatore più migliorato della scorsa stagione.

Ingram, ospite del podcast curato dal compagno di squadra JJ Redick, ha descritto chiaramente il clima che si respirava a Los Angeles, confermando l’impressione che non si trovasse a suo agio in California.

È stato un periodo difficile ma per fortuna il mio personal trainer mi è rimasto vicino, mi ha dato una routine da seguire per far sì che mi concentrassi ogni giorno sul lavoro. Ogni giorno sentivamo i grandi ex dire che le cose non potevano andare in quel modo, in una partita lo stress e la pressione esterna mi hanno sopraffatto, lì ho capito che i problemi erano molto più grandi del basket. Mi sembrava di essere in un film, c’erano sempre telecamere dappertutto, allora ho deciso che dovevo bloccare la negatività, specialmente quella che arrivava dal di fuori. Di solito non sono egoista ma mi sono reso conto che dovevo pensare a me stesso, ormai non mi riconoscevo più, ho passato una stagione intera a sbraitare con il coach e i compagni, purtroppo gli elementi esterni mi hanno influenzato troppo. Mi ricordo che tanti giocatori erano turbati dalle voci di trade, è dura svegliarsi tutte le mattine e leggere il proprio nome che rimbalza su Twitter, a un certo punto sembrava che nessuno fosse più in grado di giocare, era un disastro.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.