Brescia-Cantù, le pagelle: la Leonessa ruggisce, Chappel e compagni si spaventano

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GERMANI BASKET BRESCIA

Lee Moore: 7. Parte in quintetto base e ci mette tantissima energia, tant’è che strappa 8 rimbalzi, 3 dei quali in attacco. È difficile eccellere in questo sistema ma lui sta comunque dimostrando di essere un ottimo prospetto (classe 1995).

Dario Hunt: 6. Soffre molto Christian Burns, oltre i tiri liberi, che sono il suo più vecchio nemico. 6 rebs.

Luca Vitali: 6. Match sottotono per il playmaker, nonostante i 9 punti segnati, poiché non è riuscito ad entrarci completamente. Solo 3 assist per lui e questa è una notizia.

Marcus Landry: 8. MVP all’andata, MVP anche al ritorno. Nelle ultime partite sta tirando di meno ma con maggiore efficacia.

Benjamin Ortner: 7. Gioca da ex una partita intelligentissima, segnando 13 punti e catturando 6 rimbalzi in 15 minuti. Professore.

Andrea Traini: 6.5. Il suo utilizzo è limitato (14 minuti) ma quand’è sul parquet si sente, eccome se si sente, tra l’altro su entrambi i lati del campo.

Michele Vitali: 7. È sempre protagonista nei tanti break di Brescia e prova a giocare al ritmo di Culpepper, riuscendoci. Non è più “il fratello di…” ma ora è un giocatore vero e affermato.

David Moss: 7.5. Era in dubbio per la gara ma Diana decide di metterlo dentro sin dal primo quarto e lui risponde benissimo, invertendo l’inerzia della gara, portandola tutta dalla parte di Brescia.

Brian Sacchetti: 6.5. Non è un giocatore particolarmente appariscente ma le statistiche stanno sempre dalla sua parte, oltre ad essere il classico lungo che tutti gli allenatori vorrebbero.

All. Andrea Diana: 7. Vince in totale agilità una gara sulla carta complicatissima, schierando quella zona 3-2 tanto temuta da Sodini. Ora bisogno semplicemente capire quale giocatore e come verrà aggiunto a questo meccanismo perfetto.

RED OCTOBER CANTÙ

Jaime Smith: 5.5. Troppo timoroso. Il nativo dell’Alabama ha segnato 10 punti ma ha sbagliato molto, soprattutto ha rifiutato una grande quantità di tiri che appartengono alle sue corde.

Randy Culpepper: 6.5. Realizza il poster più bello dell’anno, tra l’altro su David Moss. Tira male (4/14) e si lascia prendere forse un po’ troppo dal nervosismo.

David Reginald Cournooh: 5. Probabilmente essere mezzo acciaccato non agevola nelle sue prestazioni ma anche oggi non è riuscito ad incidere sulla gara.

Salvatore Parrillo: 5.5. Una sola tripla messa a segno e in difesa fatica perché spesso si trova a marcare giocatori della taglia fisica di Moss e Landry.

Jeremy Chappell: 6.5. È il primo a crederci e l’ultimo a mollare ma quest’oggi gli è mancato il supporto dei compagni.

Christian Burns: 8. Altra classica doppia doppia per lui, unico molto sopra la sufficienza tra i biancoblu.

Charles Thomas: 5. Giornata da dimenticare il #25: è vero che sfiora la doppia cifra ma sbaglia 11 tiri su 14. Troppi. Che è stato anche il problema di inizio stagione e che si sta ripresentando nelle ultime settimane.

Perry Ellis: 5. Era la sua prima vera prova contro una squadra di alto livello (con Venezia non c’è mai stata gara) e ha sofferto parecchio, nonostante ci abbia dato. Pesante anche quell’1/4 dalla linea della carità nel finale di terzo periodo.

All. Marco Sodini: 6. Oggi la sfida è stata vinta dall’amico d’infanzia. Il coach viareggino ha provato più volte a sistemare i vari aspettavi del gioco che non andavano con dei continui timeout ma non è mai riuscito a trovare il bandolo della matassa.

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