Brindisi – Pesaro, le pagelle: Nic vince il duello con Dallas Moore, Lydeka tiene a bada un Mika rivedibile

Pagelle Serie A

HAPPY CASA BRINDISI

Scott Suggs 6,5: Inizio di partita in cui mette da subito le marce alte, assieme a Moore e Lydeka, trascinando la Happy Casa soprattutto nella metà campo offensiva. Nel secondo periodo però è tutt’altro giocatore, l’opposto di quello visto in precedenza, ma per sua fortuna ci pensano i compagni a portare a chiudere la partita nel migliore dei modi.

Milenko Tepic 6: Silenziosa la partita del serbo che, partito in quintetto, si fa notare più nella metà campo difensiva rispetto a quella offensiva dove comunque riesce a dare il suo contributo con 10 punti.

Donta Smith 6,5: La sua è una partita dove ha fatto vedere una crescita costante; dopo un inizio dove ha lasciato la scena ai suoi compagni, è pian piano salito di tono fino a diventare fondamentale nel momento più difficile di Brindisi recuperando palloni e rimbalzi importanti, oltre che segnare e far segnare i compagni.

Blaz Mesicek 6: Un po’ impreciso al tiro questa sera, ma le volte che ha centrato il bersaglio ha fatto molto male a Pesaro perché buona parte delle sue realizzazioni sono arrivate quando gli ospiti stavano rientrando prepotentemente in partita.

Marco Cardillo 5,5: Il capitano della Happy Casa rimane sul parquet per 13′ minuti, senza però farsi notare più di tanto.

Nic Moore 8: Immarcabile sin dall’inizio, Dallas Moore, Clarke e Monaldi si alternano senza fortuna il duro compito di contenere il play originario dell’Indiana. Il problemino al polpaccio accusato vero la fine primo tempo ne condiziona operato e minutaggio nei secondi venti minuti, ma la sua partita rimane eccezionale. Chiude con 22 punti, con uno splendido 4/8 da dietro l’arco.

Tau Lydeka 7: Molto positivo l’impatto sul match, per lui che è una vecchia conoscenza della Vuelle Pesaro, sia in attacco che in difesa; poi rimane molto a sedere durante i secondi dieci minuti. Nel secondo tempo cala lievemente nel momento del recupero degli avversari, ma nell’ultimo periodo ritorna ad essere un fattore e una presenza costante nel pitturato, segnando canestri importanti per la vittoria finale. Doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi alla sirena.

Marco Giuri 5,5: In quasi venti minuti di impiego il play ex Caserta non mette la sua firma sulla partita in modo significativo.

Antonio Iannuzzi 6: Molto importante il contributo del lungo di Avellino che in 13′ realizza 7 punti aggiungendo giocate di intensità importanti nel momento delicato del match, come la schiacciata con fallo di Mika.

Andrea Di Maggio N.E.

Daniel Donzelli N.E.

Georgi Sirakov N.E.

All. Francesco Vitucci 7: Difesa aggressiva, sfruttando anche gli errori dell’attacco ospite, attacco fluido e un Nic Moore spiritato permettono ai suoi di scappare già nei primi venti minuti nonostante alcuni momenti di “cali di tensione”. Nel secondo tempo il compito era solo quello di amministrare il vantaggio non permettendo a Pesaro di rientrare: compito eseguito, ma non senza tremare durante il rientro di Pesaro.

VUELLE PESARO

Manuel Omogbo 7,5: Ormai le doti del ragazzone nigeriano sono note al campionato di Serie A, tra queste vi è l’energia e il grande agonismo che anche oggi ha fatto vedere fino alla fine del match. È uno dei migliori della Vuelle in questa trasferta dov’è riuscito ad essere importante anche nella metà campo offensiva. C’è la pecca, come il resto della squadra d’altronde, di un primo tempo regalato agli avversari. 17 punti, 8 rimbalzi, 3 recuperi e 24 di valutazione per lui al termine del match.

Marco Ceron 4,5: Il capitano biancorosso è impalpabile per tutti i venti minuti in cui è sceso in campo.

Rotnei Clarke 6: Dopo un primo tempo giocato come se fosse un fantasma, quando la squadra ritrova l’inerzia del match si fa trovare pronto e sale in cattedra aiutando con canestri, alcuni pazzeschi, i marchigiani a rientrare. Arriva alla sufficienza proprio per l’ottimo secondo tempo dove non ha mai mollato, rimane però l’amaro in bocca per un primo tempo dove è stato inesistente sia in attacco che in difesa.

Eric Mika 5: Già dai primi minuti ci poteva essere il presagio che la partita del prodotto dei BYU Cougars sarebbe stata da dimenticare e il proseguo del match ha realizzato tale presagio. Una serata storta sotto tutti i punti di vista, dopo un primo tempo dove Lydeka ha potuto fare tutto quello che voleva nel pitturato, ha provato a scuotersi nel secondo senza però troppa fortuna. Errori, anche banali a volte, in entrambe le metà campo per lui.

Dallas Moore 5,5: “Si difende con le gambe, non con le braccia” questa è la frase che racchiude la partita del play biancorosso per quanto riguarda la metà campo difensiva. Come sempre è prezioso in attacco, riuscendo a costruirsi canestri dall’uno contro uno e segnando le triple che hanno riportato Pesaro a -3; ma la fase difensiva, dove si trovava sempre ad inseguire Nic Moore,  è stata un problema per tutto il tempo in cui è rimasto in campo.

Andrea Ancellotti 6,5: Il suo impatto sulla partita è stato molto positivo, dando a coach Leka una buonissima alternativa ad un Mika che non è entrato in partita. Rimane in campo per più di venti minuti, giocando anche assieme a Mika, e sfiora la doppia doppia con 10 punti e 9 rimbalzi; peccato che una delle sue migliori partite in maglia Vuelle non sia coincisa con una vittoria.

Pablo Bertone 5: 1/9 al tiro e poca della “garra argentina” che la dirigenza biancorossa aveva visto in lui questa estate per quanto riguarda la difesa. Una serata storta anche per lui, dove non è mai riuscito a trovare il suo ritmo o dare una mano in difesa ai compagni.

Diego Monaldi s.v.: Coach Leka gli concede solo sei minuti, d’altronde ora con anche Clarke tra i piccoli della Vuelle sarà difficile per lui ritagliarsi minuti importanti a meno di ottime prestazioni.

Michele Serpilli s.v.: Una tripla realizzata nei solo 4′ in cui è rimasto in campo.

Pietro Bocconcelli N.E.

All. Spiro Leka 5,5: Primo tempo dove sia la zona press che la difesa individuale sono facilmente battute dall’attacco della Happy Casa, mentre dall’altra parte del campo ci sono sin troppi 1 vs 1 improduttivi. Nel secondo tempo la squadra è completamente diversa, soprattutto con i due lunghi in campo soluzione che ha permesso a Pesaro di ridurre il passivo e rientrare in partita, ma senza superare Brindisi. Ancora una volta la difesa, visti i 93 punti subiti, è il tallone d’Achille di questa Vuelle Pesaro.

Kevin Bertoni

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