La giocatrice Brittney Griner continua a essere detenuta in Russia ormai da diversi mesi. Nello scorso Febbraio la star delle Phoenix Mercury è stata arrestata con l’accusa di spaccio internazionale di droga e da quel momento è in carcere.
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Direttamente dalla sua cella la Griner, in occasione della festa nazionale del 4 Luglio, ha scritto una lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Ecco un estratto.
Sono qui, seduta in questa prigione russa, da sola con i miei pensieri, senza l’affetto di mia moglie, della mia famiglia, dei miei amici, senza la maglia degli Stati Uniti e sono terrorizzata dal pensiero di poterci rimanere per sempre. Mi mancano i miei cari e le mie compagne di squadra, mi uccide pensare a quanto stiano soffrendo per me in questo momento. Faccia tutto ciò che può per riportarci a casa, gliene sarò grata. Ho votato per la prima volta nel 2020 e ho scelto lei perché ho fiducia nel suo operato. Capisco perfettamente quanti impegni comporti il suo ruolo ma la prego di non dimenticare me e gli altri detenuti americani.

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket, allenatore e (quasi ex) playmaker. Sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2), nonché dipendente della FIP Lombardia.
Da Novembre 2017 sono direttore responsabile di BasketUniverso.