BU Awards: Rookie of the Year

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Come fatto ieri con l’MVP, assegniamo il nostro personale ROY per la stagione 2014-15.

Il ROY secondo Giovanni Aiello: Nerlens Noel

Prima di storcere il naso per la mia “insensata” scelta, leggete quanto sto per scrivere e vi ricrederete. Come prima cosa bisogna capire cosa significa Rookie of the Year. Vi do un consiglio: non fermatevi ai numeri! Ma visto che in fondo di questo si parla sono preparato a sostenere la mia tesi.  Queste sono le cifre messe in piedi da Noel al termine della stagione regolare: 9.9 punti, 8.1 rimbalzi e 1.7 assist, il tutto tirando con il 46,2% dal campo e il 60,9% ai liberi. Però è anche vero che ha chiuso al primo posto per rimbalzi, stoppate (1.9), palle rubate (1.8) ed efficiency rating tra quelli del primo anno. Aggiungiamoci pure che è il secondo per minuti giocati (30.8) e per percentuali dal campo (tra quelli che hanno giocato almeno 50 partite) e il gioco è fatto.  Dopo il tremendo infortunio della passata stagione, nonostante le “ambizioni” dei Philadelphia 76ers, ha ritrovato la forma e ha sicuramente messo in mostra la specialità della casa: la difesa. Piedi velocissimi, tempismo, difesa in post e soprattutto ottima difesa in aiuto: un centro che copre l’area e le spalle agli esterni. Sicuramente c’è ancora tanto da lavorare per quanto riguarda l’attacco, ma si sono già visti i primi risultati, soprattutto nel post All Star Game, dopo la cessione di un accentratore del gioco come Carter-Williams. 

Il futuro è roseo e forse per una volta i Sixers ci hanno visto giusto: adesso attendiamo la prossima stagione per vederlo in un contesto più competitivo (si spera!), ma senza ombra di dubbio merita di essere premiato per l’incredibile lavoro (sporco) compiuto quest’anno in questa squadra.

2° classificato: Andrew Wiggins

3° classificato: Nikola Mirotic

 

Il ROY secondo Stefano Muratorio: Andrew Wiggins

La lotta è stata asprissima, personalmente mi sono entusiasmato guardando Mirotic, Payton, Noel e McGary (per quel poco che ha giocato), ma l’unico giocatore che è sembrato avere lampi da star è stato Andrew Wiggins: difesa di primo livello (ricordo un paio di partite dove su Harden e James è riuscito a confrontarsi come gli altri rookie non sono stati in grado di fare); il tiro da tre che per metà stagione è stato vicino al 45% è poi crollato negli ultimi mesi per una sovra-responsabilizzazione: apparentemente inutile nel presente ma che porterà i suoi frutti nei prossimi anni; a livello atletico assieme al compagno di squadra LaVine è sembrato il più incontenibile; il tiro nel middle-range è senz’altro rivedibile ma considerando l’età (20 anni nel 2015) si può solo migliorare; a rimbalzo è stato consistente (4,6 a partita) e annotando che il 36% dei rimbalzi sono stati offensivi si può capire che ci siano margini anche in questo fondamentale; a livello di ball-handling siamo su livelli bassini, ma nuovamente ci sono margini ampi, arriviamo al vero punto debole di Wiggins: le letture di gioco, in diverse situazioni di isolamento è sembrato essere più affascinato dall’essere il nuovo Kobe Bryant che il nuovo Lebron James, vedremo… La storia insegna che i paragoni siano completamente inutili dopo un anno in NBA, ma il canadese ha tanto talento e dopo questo probabile ROY, considerando la squadra che stanno mettendo su in Minnesota, potrà mettersi alla prova da giocatore di squadra e allora capiremo la vera pasta di questo giocatore.

2° classificato: Nikola Mirotic 

3° classificato: Nerlens Noel 

 

Il ROY secondo Francesco Manzi: Andrew Wiggins

Alcuni potranno parlare di Nikola Mirotic, ma il rookie uscito da Kansas è stato l’unico a giocare con continuità e sempre a livelli alti, per un giocatore al primo anno. Le cifre parlano di 16.9 punti, 4.6 rimbalzi e 2.1 assist a partita, aggiungiamoci una discreta difesa e otteniamo il ragazzo più sorprendente della stagione. Se Mirotic ha giocato meglio ed in modo più maturo, lo ha fatto per l’ultimo mese e mezzo di RS, Wiggins invece, complice ovviamente il roster della squadra, ha trovato subito spazio. Nel 2015 è andato sempre i doppia cifra per punti tranne che in due occasioni, con ben tre prestazioni da almeno 30 punti. Le percentuali al tiro sono rivedibili, così come il coinvolgimento dei compagni, ma parliamo di un giovane classe 1995 che non ha ancora messo su quel fisico che in NBA si richiede alla maggior parte dei giocatori. Dovrà migliorare sul tiro da fuori (31%) ed attaccare di più il ferro, cosa nella quale ha dimostrato subito una certa esplosività.

2° classificato: Elfrid Payton

3° classificato: Nikola Mirotic

Il ROY secondo i fan di BasketUniverso: Andrew Wiggins

Ecco il verdetto finale del nostro breve sondaggio di ieri: vi abbiamo chiesto chi vincerà il premio di miglior rookie e, dopo un lungo testa a testa con Mirotic, l’ha spuntata l’asso canadese dei Wolves, Andrew Wiggins.

andrew wiggins ROY

 

2° classificato: Nikola Mirotic

3° classificato: Elfrid Payton e Zach LaVine a pari merito

Redazione BasketUniverso

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