Cantù fa e disfa ma alla fine vince contro il Szolnoki. Sabato il ritorno in Ungheria

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Red October Cantù – Szolnoki Olaj 69-68

(17-18; 17-14; 19-13; 16-23)

Inizio di partita abbastanza complicato per i canturini che si trovano sotto 14 a 11, complice un David Vojvoda, visto anche contro l’Italia, in una di quelle serate. La Red October resta comunque aggrappata ai magiari e pareggia a quota 16 quando mancano due minuti dalla fine del primo quarto. Gli ultimi 120 secondi sono equilibrati ed è solo un canestro sulla sirena del #9 ungherese a decidere la prima frazione di gioco: 17-18 Szolnoki.
Il secondo periodo sorride maggiormente ai biancoblu, che trovano nuovamente il vantaggio sul punteggio di 23 a 21 quando siamo a metà, grazie ad una super schiacciata di Shaheed Davis, che obbliga coach Aleksic a chiamare timeout. Il Szolnoki risponde bene al minuto di sospensione del proprio allenatore e torna sopra, portando a loro volta Pashutin ad interrompere il gioco. Anche la Red October esce con intensità dal timeout e chiude il primo tempo in vantaggio 34 a 32.
Nella ripresa i canturini prendono il largo, toccando anche il +10 e dando l’idea di avere la partita in tasca, tant’è vero che all’ultimo intervallo obbligatorio siamo sul 53 a 45 per gli italiani.
Negli ultimi 10 minuti di gioco però c’è stato un netto calo fisico da parte dei biancoblu, che subiscono un incredibile parziale che li porta ad essere sul 62 pari a 2 minuti dal termine. Gli ultimi 120 secondi di gara sono una vera e propria battaglia però alla fine a vincere è la squadra di casa, di una sola lunghezza, 69 a 68, ma non è abbastanza per andare sabato in Ungheria tranquilli, dove perciò Cantù dovrà giocare una partita vera.

Cantù: Gaines 19, Mitchell 5, Calhoun 9, Blakes 16, Udanoh 9+12, Baparapè NE, Parrillo 0, Davis 11, Tassone NE, Pappalardo NE, Quaglia Ne, Tavernari 0. All. Evgeny Pashutin.

Szolnoki: Rowsey 3, Airington 2, Andric 12, Murphy 8, Vojvoda 22, Kovacs 0, Benke 3, Toth 1, Milosevic 17, Csak NE. All. Dragan Aleksic.

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