Robert Johnson della S.Bernardo-Cinelandia Park Cantù non si è ancora vaccinato ma è tornato ad allenarsi con la squadra nella giornata di ieri. Dopo lo stop natalizio e il rinvio della gara contro Treviglio a causa delle tante positività nel basket italiano, la formazione canturina è tornata in palestra e tra i presenti c’era anche l’americano.
Al momento il #4 dei biancoblu rimane fermo sulla sua politica no-vax e perciò, a partire dal 10 gennaio, non potrà più entrare in palestra perché non in possesso del Super Green Pass. Oggi dovrebbe essere “il giorno del giudizio”. O dentro o fuori. Anche perché – qualora la decisione fosse fuori – Cantù dovrà trovare un sostituto in fretta e furia perché sappiamo quanto facciano la differenza gli stranieri in Serie A2.
Sicuramente Robert Johnson non potrà giocare il big match del 16 gennaio contro il Gruppo Mascio Treviglio: il Super Green Pass diventa effettivo 14 giorni dopo l’inoculazione della prima dose.
Ricordiamo che Cantù non ha più visti a disposizione. Perciò, o punta su un americano già vistato, magari proveniente dalla Serie A, oppure dovrà trovare un europeo che sia Bosman A, i Bosman B hanno comunque bisogno di visto. Purtroppo però non pare ci siano americani scontenti o prossimi al taglio nella massima lega italiana.
Nel mentre i canturini stanno anche approfondendo se sarà davvero obbligatorio avere il Super Green Pass oppure, essendo un atleta costantemente monitorato e che effettua tamponi ogni 48 ore, in qualche modo si può “aggirare” il problema. Dall’altra parte invece stanno facendo pressing al giocatore e al suo agente per togliersi ogni tipo di dubbio e per essere più tranquilli anche in caso di un’eventuale epidemia di Covid in squadra.

Classe 1996. Collaboratore per BasketUniverso dal 31 marzo 2014. Laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione presso l’Università Statale di Milano. Innamorato dello sport e delle sue storie, con una predilezione per la pallacanestro e il calcio.