Non è la stagione di Varese. Nel derby con Cantù gli uomini di Frates hanno tirato fuori tutto quello di cui c’era bisogno: orgoglio, cuore, grinta, grandi giocate ed un buon basket. E’ mancata la lucidità finale per condurre in porto una partita condotta per larghi tratti e soprattutto la cattiveria per chiuderla nei momenti in cui si era considerato un considerevole vantaggio. Dall’altra parte vanno sicuramente applauditi i giocatori di Sacripanti che mai hanno vacillato anzi, con tenacia ed aggressività sono sempre stati in partita per poi piazzare la volata vincente nel finale. Un ottimo colpo per la squadra della presidentessa Cremascoli che doveva dare un segnale potente al campionato e alle avversarie per far capire di poter competere fino in fondo. Varese invece, spreca un’opportunità per iniziare a dare un senso alla propria stagione. Partite come questa lasciano grande amarezza, ma anche la consapevolezza, di non essere la squadra scialba e slegata di questa prima parte di campionato.
Nel primo quarto le due squadre fanno valere tutta la loro forza offensiva, trovando spesso il canestro e con diversi interpreti. Ere inizia fortissimo piazzando 7 dei primi 9 punti di Varese ma dall’altra parte, un Jenkins caldo da dietro l’arco agguanta subito la parità a quota 9. Inizia così una serie di ripetitivi sorpassi e contro-sorpassi senza che nessuna delle due squadre dia l’impressione di poter scappare. I padroni di casa trovano in Banks ed Hassell delle ottime certezze mentre Sacripanti si affida al duo nazionale Aradori-Cusin che confeziona ottime giocate e diversi punti. Nel finale dopo il primo canestro targato Polonara, iniziano a farsi sentire le panchine con la tripla di Rush che tenta di creare un mini-solco (22-18) con Rullo che però, dall’altra parte, ripaga con la stessa moneta per l’ultima giocata degna di nota della prima frazione di gioco.
Nel secondo periodo i padroni di casa decidono di premere l’ acceleratore e trovano con l’ex Scekic ed un paio di bombe di Clark ed Ere il massimo vantaggio a +7 ( 30-23). I brianzoli si affidano a Ragland, che con l’apporto di un buon Uter ricuce lo strappo ma non basta perchè Varese nuovamente con Clark e due liberi di Sakota eguaglia e trova un massimo vantaggio, questa volta sul +9 (39-30). Cantù però non molla e nuovamente con la coppia di Aradori-Cusin riesce a diminuire lo svantaggio. Sembra essere però, finalmente, la partita di Clark, per la prima volta nella sua esperienza varesina sulla cresta dell’onda e in pieno controllo della situazione: con altri suoi 8 punti (14 totali nel quarto con 3 triple), la Cimberio tenta ancora la fuga, ma una tripla di Stefano Gentile permette ai suoi di andare negli spogliatoi con un distacco più rasserenante (47-42).
Al rientro sul parquet Cantù è ancora calda al tiro con Ragland e Gentile che confezionano un immediato sorpasso. Clark però inizia da dove aveva lasciato, segnando il canestro del contro-sorpasso (49-48). L’ex Venezia però non è più solo, visto che Banks ed Hassell confermano la loro buona serata mietendo punti e canestri. Gli uomini di Sacripanti, mai in grado di rimettere il naso davanti, non permettono però la fuga ai cugini, grazie ad un Aradori mai domo. Banks però pare essere il giocatore più in palla del momento ed un suo canestro vale il 66 a 67, con il quale si conclude il terzo periodo.
La bagarre finale sembra iniziare nella situazione ottimale per Varese, spinta da un pubblico quest’anno molto poco abituato a prestazioni del genere. Cantù però non hai mollato in questo match e non lo fa, a maggior ragione, nell’ultimo periodo. Cusin e Rullo tentano subito di accorciare ma la Cimberio si dimostra ancora una volta brava nel controllare grazie ad Hassell (69-64). De Nicolao prova a dare vita all’allungo finalmente decisivo, ma Gentile si rivela essere ancora un perfetto guastatore grazie alla tripla del -4 (71-67). Ragland accorcia ad un solo possesso di distanza e come una settimana fa, arriva di nuovo il Cusin-moment che segna, subisce fallo, manda in panca Scekic per 5 falli raggiunti e realizza il libero del sorpasso (71-72). La Cimberio potrebbe crollare ma trova finalmente una giocata importante di Polonara che con una tripla timbra il 74 a 72. Gli ospiti però sono in fiducia e il più in fiducia di tutti, Cusin, schiaccia per il pareggio, prima che il compagno di merende Aradori segni una tripla più pesante del piombo. Varese, dopo essere stata a lungo in vantaggio, non ha la forza di reagire e sbaglia occasioni per rientrare anzi sprofonda a -6 con una nuova bomba di Gentile. Nei minuti finali un immenso capitan Ere prova l’impresa ma il cronometro scorre e un letale Cusin, segna i due liberi che sanciscono il 77 a 82 finale.
TABELLINI: CIMBERIO VARESE: Clark 16, Banks 14, Polonara 8, Hassell 11, Ere 15, Skekic 2, Rush 5, Sakota 2, De Nicolao 4, Ambrosini n.e, Balanzoni n.e, Mei n.e.
ACQUA VITASNELLA CANTU’: Cusin 16, Aradori 19, Ragland 14, Gentile 12, Leunen, Abass n.e, Uter 8, Jones, Jenkins 5, Rullo 8.
MVP: Impossibile scegliere fra Cusin ed Aradori: entrambi si sono caricati la squadra sulle spllae sia nei momenti più difficili che nell’ottimo finale. Hanno segnato i canestri che hanno impedito a Varese di scappare e quelli che hanno sancito sorpasso e vittoria finali. Cusin si segnala anche per la grande stoppata ad Hassell nel finale dopo la tripla di Aradori. Incredibile, come sia un giocatore più efficace, utile e maturo se gli viene data e concessa fiducia. Per una Cantù a tinte azzurre da segnalare anche la partita di Stefano Gentile con la sua straordinaria abilità di segnare quando più necessario.
[banner network=”altervista” size=”300X250″ align=”aligncenter”]
- Messina si presenta a Milano: “Niente rivoluzioni, ma ognuno deve prendersi le sue responsabilità” - 19 Giugno 2019
- Cinciarini su Messina: “Per lui è fondamentale il rapporto umano. Il suo mantra è difendere alla morte e passarsi la palla!” - 19 Giugno 2019
- Udanoh, rimbalzi e freddezza: Avellino fa già vedere il baratro a Milano - 18 Maggio 2019