Cantù spreca 16 lunghezze di margine e Capo d’Orlando torna a sperare nella salvezza

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Betaland Capo d’Orlando – Red October Cantù 71-70

(15-20; 16-24; 16-8; 24-28)

Inizio di gara complicato per entrambe le squadre a livello realizzativo: 8 a 7 Cantù al giro di boa. Atsur è il più vivo dei suoi ma la Red October gioca bene ed è solida, tanto da chiudere sopra 20 a 15 al primo intervallo obbligatorio della contesa, a seguito dell’1/2 dalla lunetta di Crosariol.
Nella seconda frazione di gioco, i lombardi amministrano il vantaggio e provano a scappare, con il solito strepitoso Christian Burns. 36-26 Cantù al diciassettesimo. I ragazzi di coach Sodini non si accontentano e arrivano anche a +16 ma Atsur non ci sta e piazza la bomba del -13, che sancisce il risultato parziale all’intervallo lungo: 31-44 per i brianzoli.
La Betaland torna molto meglio dei canturini dagli spogliatoi e Campani inchioda il -7 a quattro minuti dall’ultimo intervallo obbligatorio della sfida. I paladini sono soprattutto bravi in difesa, obbligando Cantù a prendere sempre tiri dal coefficiente di difficoltà elevato, che molto spesso, se non sempre, escono. L’Orlandina è a -5 a fine terzo periodo, 52 a 47, con un parziale di 16 a 8 per i padroni di casa.
Faust e Atsur sono il cuore e il cervello dei siciliani, che riescono a pareggiare a quota 62 dopo tre minuti e mezzo. La partita è equilibrata: Capo d’Orlando arriva a +5 con il tap-in in schiacciata di Faust ma Cantù risponde con Chappell e Culpepper e torna a -1. Nel finale non si segna mai e Capo d’Orlando vince 71 a 70, tornando a sperare nella salvezza.

Orlandina: Galipò Gio. NE, Smith 6, Faust 18, Atsur 18, Kulboka 8, Laganà NE, Likhodey 0, Campani 6, Stojanovic 7, Knox 8, Donda NE, Galipò Gia. NE. All. Andrea Mazzon.

Cantù: Smith 14, Culpepper 14, Cournooh 5, Parrillo 2, Tassone NE, Crosariol 3, Maspero NE, Chappell 10, Burns 12+13, Thomas 1. All. Marco Sodini.

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