Cantù vicina la firma di James Feldeine: un mix di genio e sregolatezza

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Feldeine con il ex coach Moore http://www.courant.com/sports/basketball/hrt-hc-qu1020100310192801,0,4433243.photo
Feldeine con il ex coach Moore
http://www.courant.com/sports/basketball/hrt-hc-qu1020100310192801,0,4433243.photo

Cantù è pronta a firmare la sua guardia titolare: James Feldeine. Il ragazzo nativo di New York è una guardia molto brava anche nel ball handing e quindi capace di portare il pallone nelle transizioni offensive, anche se viene descritto come una “shooting guard”, è un ottimo difensore, caratteristica fondamentale nel basket moderno.
Non è americano a tutti gli effetti perché gode del fatto di essere “cotonou” (passaporto domenicano ottenuto grazie alle origini materne), così facendo, Daniele Della Fiori, GM canturino, ha deciso di lasciare uno spot di americano libero per eventuali innesti durante il corso della stagione.

Ha trascorso un’infanzia molto difficile perché l’ha passata per gran tempo di essa solo in compagnia della madre e di un fratello in un piccolissimo appartamento nel Bronx; non viene menzionato il padre perché la madre è una madre-single. Ancora in tenera età, l’unica figura materna che gli era rimasta si ammala di cancro e muore di lì a poco: una tragedia per un adolescente che vive in quelle condizioni. Forse il punto più basso della sua vita liceale si ha quando lui urina contro una sua compagna di scuola, probabilmente ubriaco, tentando di stuprarla: questo gesto gli costa il carcere.

Rimasto solo con il fratello, l’unico ticket per provare a concludere qualcosa nella vita sarebbe stato quello di giocare a pallacanestro. Decide di dedicare anima e corpo a questo sport e fa vedere il suo meglio ai Quinnipiac Bobcats dove nell’anno da Junior e da Senior ha quasi 17 punti di media a partita con più di trenta minuti, tirando con il 42% da due e il 34% da tre.

Finita l’era universitaria, conclusasi con il bellissimo abbraccio con il suo allenatore Tom Moore, riportatovi qui sopra, sbarca subito in Spagna, prima a Lugo e poi a Fuenlabrada, in Liga ACB, dove ci rimane per due stagioni, cioè fino a quella appena conclusasi. La scorsa stagione ha fatto registrare 14 punti di media in 30 minuti con anche il 36% dalla linea dei sei metri e settantacinque e il 43% all’interno dell’area pitturata, diventando anche un obiettivo di mercato del Barcelona.

Non stiamo parlando di un fenomeno di caratura mondiale ma di un signor giocatore che cura molto il lavoro e dà tutto se stesso per la causa, l’identikit perfetto del giocatore canturino per la prossima stagione, così com’era stato tratteggiato dalla società ad inizio stagione.

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