Caos in Porto Rico: Arroyo da eroe nazionale a grande escluso

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carlosarroyoDal 25 agosto al 5 settembre, in concomitanza con gli Europei, ci saranno i campionati americani maschili di pallacanestro FIBA, giunti alla 17° edizione. Nel 2013 vinse il Messico, “el Tricolòr” prevalse in finale su Porto Rico, guidata dal suo leader assoluto: Gustavo Ayon. Il centro del Real Madrid, fresco di vittoria in Eurolega il mese scorso, nel 2013 fu una sentenza per gli avversari, tanto che alla fine oltre a vincere il torneo con la sua nazionale, vinse anche il premio come MVP della manifestazione. Quest’anno i campionati americani si giocheranno a Monterrey, proprio in casa dei detentori del torneo, in Messico.
Nel centro America e nell’ America latina però a far parlare non è la nazionale messicana, ma “il caso Arroyo”, che fa ancora più “rumore” delle Finals NBA.
Si, perchè in America latina è scoppiato un vero e proprio caso Arroyo che scalfisce (e non di poco) il cuore di tutti gli amanti della Pallacanestro in quel continente. Carlos Arroyo, dal lungo passato in NBA tra le file di Toronto, Denver, Utah, Detroit, Orlando, Miami e Boston, è stato messo in discussione dallo staff della Nazionale del suo Paese, dove è considerato da tutti un eroe. A mettere sul patibolo il playmaker, ex Galatasaray, è il nuovo allenatore di Porto Rico: Rick Pitino, statunitense ex coach dei New York Knicks a fine anni ’80 e dei Boston Celtics di fine anni ’90. Pitino lascia l’NBA e nel 2001 si trasferisce a Louisville, dove allena per 14 anni, vincendo il titolo NCAA nel 2013 e venendo inserito nella Hall of Hame, per poi accettare nel mese di marzo di quest’anno la proposta di Porto Rico.

Un coach dalla grande carriera e dalla grande esperienza, ma che di certo non è partito col piede giusto, facendo infuriare i fans di Arroyo, incidendo in maniera negativa sull’opinione pubblica di un intero Paese.
La scorsa settimana, Pitino, ha detto pubblicamente che Arroyo non rientra nei piani della squadra. In difesa di Arroyo è accorso un pilastro della storia del basket portoricano, ovvero Flor Melendez che ha prontamente chiesto maggior rispetto per un giocatore come Carlos. L’ex allenatore di Porto Rico si è espresso così: “Sono sorpreso, si deve avere rispetto per un giocatore del genere, lui che è stato il simbolo di Portorico negli ultimi 10 anni. Penso che la carriera di Carlos debba essere rispettata e prima di decidere qualcun’altro al posto suo, deve essere soltanto lui a decidere cosa fare, se smettere o giocare ancora per la Nazionale. Carlitos ha anche deciso di tornare a giocare nel campionato del proprio Paese, spingendo il torneo verso alti livelli. Ci sono molte cose da rispettare .” Così Melendez, come riporta elnuevodia.com. Carlos Arroyo infatti non aveva ancora deciso se continuare a giocare per la Nazionale o se smettere per stare più vicino alla sua famiglia.

«Non credo che Arroyo rientri nostri piani. Non sono sicuro che un giocatore di 36 anni sia interessato a fare il sacrificio difensivo da me richiesto”, ha detto Pitino in una conferenza stampa insieme a diversi dirigenti della Federazione Pallacanestro Puerto Rico. “Carlos ha detto che la sua priorità è quella di tornare a giocare in Europa. E nel mio caso, io preferisco lavorare con giocatori di massimo 32 anni o meno, al fine di essere in grado di difendere meglio. Preferisco forze fresche, giocatori giovani da affiancare a Barea”. Pitino ha provato la bellezza di 39 giocatori. Di questi, soltanto tre sono sicuri della selezione: Barea, la guardia Maurice Harkless e il centro Renaldo Balkman.

LA DELUSIONE DEL GIOCATORE
“Avrei preferito una conversazione faccia a faccia con Pitino prima di avere una decisione definitiva “, ha detto Arroyo, come riporta PrimeraHora.com “Penso che l’età sia una cosa relativa se si rimane al top della condizione. Penso che quest’anno a Santurce ho dimostrato che posso ancora dare tanto. Io non credo sia questo il vero motivo dell’esclusione “. Arroyo è un candidato per il premio di MVP del campionato portoricano.
A 35 anni, l’ex Miami Heat, ha chiuso la stagione con una media di 18.3 punti, 6.8 assist e 3.1 rimbalzi a partita.

Redazione BasketUniverso

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