Orlandina-Neptunas, l’analisi di Gennaro Di Carlo e Denis Ikovlev

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Coach Gennaro Di Carlo e Denis Ikovlev analizzano così la sconfitta (60-90) di ieri sera al Pala SikeliArchivi contro il Neptunas Klaipeda, quinta in cinque partite nella competizione europea:

Coach Di Carlo:“Abbiamo iniziato con lentezza, poi siamo riusciti ad essere competitivi, ma la differenza tra noi e loro in questo momento è la loro intelligenza e la loro fisicità. Sono comunque contento per lo sforzo extra che abbiamo fatto, siamo stati in partita per buona parte della gara ed è la cosa positiva di questa partita. Penso che questo gruppo stia crescendo e stia migliorando e che anche in Europa potrà competere con chiunque. Dopo aver perso di 30 punti chi mi sente dire questo può pensare che io sia pazzo, ma non sono pazzo, credo solo in questo gruppo.

Le ultime due gare di Champions ci hanno messo di fronte due delle squadre che giocano la migliore pallacanestro in questa competizione. Il Neptunas è una squadra con giocatori di grande esperienza: Seibutis nella prima metà di gara non sembrava neanche in partita, nella seconda metà invece ha segnato 18 punti guidando la sua squadra al break decisivo.
Dobbiamo essere contenti di quanto fatto, ma non soddisfatti, perché siamo riusciti a mettere in campo delle opzioni tattiche che li hanno messi in difficoltà e nei primi 15 minuti abbiamo dimostrato energia, fisicità e voglia di competere con loro. So che 15 minuti su 40 sono pochi, ma so anche che questi minuti aumenteranno nelle prossime gare, perché non vogliamo essere la cenerentola di questa competizione.”

Commenta invece così Denis Ikovlev, autore di ben 15 punti:

“Sapevamo che stasera sarebbe stato difficile, i nostri avversari hanno messo in campo tanta energia e per noi è stata dura. Ma questa partita ci servirà per fare esperienza, per avere degli insegnamenti da mettere in campo in campionato. Affrontavamo sicuramente una squadra molto forte, ma con l’intensità difensiva siamo riusciti a tornare in partita e ad un certo punto abbiamo pensato di poterli affrontare al loro stesso livello, ma era difficile.”

Edoardo Testa

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