Capo d’Orlando vince in casa, conquistando l’ultimo posto disponibile per i Playoff

Serie A Recap

Bateland Capo d’Orlando – Consultinvest Pesaro 98 – 88

(22 – 16;  26 – 21;  31 – 28;  19 – 23)

Capo d’Orlando: Diener, Ivanovic, Berzins, Delas, Tepic

Pesaro: Clarke, Thornton, Hazell, Zavackas, Nnoko

 

Stato di forma

Arrivati all’ultima partita di campionato, la situazione per gli ultimi posti ai Playoffs è ancora tutta da decidere. Ci sono tre squadre, Pistoia, Brindisi e Capo d’Orlando, per due soli slot disponibili, tutte a 28 punti. Senza dimenticare Brescia a 26, che può ancora sperare nella qualificazione anche se, a questo punto, non dipende più solo da lei.
Lo scontro tra Capo d’Orlando e Pesaro obbliga i siciliani a vincere, prima ancora di vedere i risultati di Pistoia e Brindisi, ma non sarà facile come potrebbe sembrare all’apparenza. I marchigiani sono sì già salvi e potrebbero non dare il 100% in una partita che non ha più nulla da dire per loro, ma l’Orlandina viene da 6 sconfitte consecutive e coach Di Carlo è consapevole dei punti di forza dei suoi avversari:

Pesaro ha fatto un finale di stagione ottimo, nelle ultime cinque giornate hanno segnato più di 80 punti di media a partita. Hanno dei giocatori di grande valore realizzativo.”

 

 

La gara

Parte con le idee chiare l’Orlandina, che cerca il raddoppio in maniera sistematica sugli avversari, con 5 palle recuperate nel primo quarto di cui tre di Ivanovic, ed in attacco cerca tiri veloci. Ma quando Pesaro accelera con Hazel e Clarke, autori dei primi 13 punti della squadra, i siciliani vanno in svantaggio sul 6 – 13. E’ Diener a sbloccare i suoi con un tiro da tre, a cui seguono i 6 punti in fila di Iannuzzi in uscita dalla panchina, per il vantaggio dei padroni di casa di due possessi pieni .

Molte palle perse di Pesaro, anche per ingenuità ed errori tecnici.

Dopo i primi dieci minuti in cui Pesaro ha avuto un solo punto, di Thornton, che non fosse del duo Hazel & Clarke, la second unit marchigiana non sembra riuscire a dare una scossa alla partita. Il parziale di 9 – 0 è nel segno di Kikowsky, che prima arma la mano di Tepic dietro l’arco e poi segna due punti, e di Ihring che raccoglie il rimbalzo in attacco e riapre proprio per Kikowsky, per poi segnare un canestro in contropiede dopo aver rubato palla in una rimessa banale sbagliata da Pesaro.
Gli ospiti, arrivati anche sotto di 15 punti, si affidano alle giocate di Nkoko parziale di 13 – 2 grazie a tre triple in fila, in cui spicca il 2/2 di Jasaitis. 
Ma quando Capo d’Orlano vede il proprio vantaggio ridursi a sole cinque lunghezze, ci pensa Drake Diener a forzare una tripla per ricacciare indietro gli avversari, poi importante è ancora l’ingresso di Iannuzzi dalla panchina che inchioda al ferro il + 11 per i suoi e ruba un pallone ad Hazel.

Qui Iannuzzi poi sbaglia la giocata in contropiede, ma la palla rubata, l’ennesima della partita, è frutto del piano tattico di coach Di Carlo: aggressività sui portatori di palla e raddoppi anche molto lontano dal canestro. Ha pagato dividendi per tutta la partita.

Ad inizio terzo quarto Di Carlo continua a dare spazio ad uno Iannuzzi particolarmente ispirato. che segna 8 dei primi 11 punti della sua squadra nella ripresa, costringendo coach Leka a fermare la partita con un timeout dopo circa 4 minuti, vedendo la sua squadra davvero in difficoltà in entrambe le metà campo. L’Orlandina intanto dilaga e Tepic, dopo appena due minuti, porta la sua squadra sul + 21 con un gioco da tre punti. Gli avversari riescono a ricucire in parte lo svantaggio con un guizzo nell’ultimo munto del terzo quarto, con un 7 – 0 che porta i marchigiani sotto di 14 punti.

Ma nell’ultimo quarto Pesaro per i primi sei minuti cerca tiri troppo affrettati, che oltre alle solite palle perse portano ad uno 0/3 da tre punti ed uno 0/1 da due. Gli unici a muovere la retina Nkoko e Gazzotti, mentre i siciliani danno spazio alla loro panchina con Laquintana a mettersi maggiormente in luce, con 6 punti. Ma è ancora Diener a tenere il pallino del gioco dei suoi, fino alla sua uscita ad un minuto e mezzo dalla fine, a partita sostanzialmente chiusa sul 97 – 80.

Migliore in campo

Capo d’Orlando: la variabile impazzita è stata Iannuzzi con i suoi 24 punti, 6 rimbalzi e due palle rubate, il tutto in 21 minuti di utilizzo. Particolarmente preziosa, seppur meno appariscente, la prova di Ivanovic, autore di soli 6 punti, ma tirando con il 40% da tre punti e soprattutto 4 palle rubate e 8 assist.

Pesaro: buona partita per Hazel e Clarke, ma influenzata da un primo quarto dicotomico dei due. Decisamente più continuo nell’arco dei 40 minuti Nkoko, importante specialmente per i punti che è riuscito a portare a casa dal post.

Peggiore in campo

Capo d’Orlando: difficile trovare un peggiore in campo, forse Berzins è stato il più anonimo tra i suoi compagni, anche perchè utilizzato appena 10 minuti

Pesaro: Ceron, 3 palle perse e un brutto 1/4 dall’arco in 17 minuti sul parquet, – 18 di valutazione. Quasi sempre la scelta sbagliata stasera, poco agonismo e poca concentrazione.

Tabellini

Bateland Capo d’Orlando: Iannuzzi 24, Diener 21, Kikowsky.

Consultinvest Pesaro: Nkoko 21, Thornton 15, 14 Clarke.

Alessio Tarquini

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