Capolavoro Pesaro contro un’arrendevole Venezia

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Reyer Venezia – VL Pesaro 72-90

(23-19, 15-22, 17-23, 17-26)

Venezia cade in maniera fragorosa  nel Taliercio deserto e silenzioso contro un’ottima Carpegna Prosciutto Pesaro che anche senza Delfino domina la partita fin dal secondo quarto sia tatticamente che mentalmente e che ingrana le marce alte grazie ad un secondo tempo con percentuali da tre clamorose. Venezia sulle gambe e stanchissima dopo l’impegno europeo ma anche troppo arrendevole e con un roster comunque costruito per il doppio impegno. Repesa stravince la gara in panchina intasando l’area veneziana sin dal secondo quarto e trovando l’ungherese Filipovity MVP con 23  punti (5/8 da tre ) e 10 rimbalzi. Nella guerra tra gli ex, molto meglio Ariel Filloy rispetto ad un Daye svogliato.

Dopo le polveri bagnate del primo minuto è Tonut ad aprire le danze con il tiro da 3 ( unico del match) del primo vantaggio Reyer ma 4 punti consecutivi di Drell segnano il primo sorpasso Carpegna Prosciutto. Dura poco il vantaggio esterno perché l’Umana è brava a prendere le misure alla squadra di Repesa molto imprecisa dall’arco per tutto il primo tempo. Proprio l’ex Austin Daye scava il primo break ( 15-8). Venezia è brava sia in transizione sia nel pitturato grazie a due buoni spunti di Fotu che portano al massimo vantaggio Reyer del più 9 ( 23-14) prima di un’ottima reazione del finire di quarto di Pesaro con Massenat ed un ottimo Filipovity a segno con la sua prima tripla per il 23-19 del primo quarto.

Qualcosa cambia nel secondo con Venezia che inizia a mostrare i primi segni di stanchezza fisica e quindi diventa poco lucida anche a causa di Pesaro che serra le maglie difensive ed intasa l’area rendendo complicate i passaggi nel pitturato. Pesaro inizia a prendere le misure contro una Venezia che non trova dalla panchina il corretto contributo sperato da De Raffaele che cerca di ruotare senza successo tutti i suoi uomini. L’ex Filloy fa girare al meglio la propria squadra e Cain è un fattore sotto le plance. Gli uomini di Repesa stravincono la lotta ai rimbalzi mentre Venezia non segna mai dall’arco. Pesaro vince il quarto e si riporta sul -3 del 38-41

Nel terzo periodo Pesaro esce dagli spogliatoi ancora più motivata e sicura dei proprio mezzi, tanto che la fiducia aumenta azione dopo azione a vantaggio del tiro dalla lunga. Parziale clamoroso della Carpegna Prosciutto capace di un 7- 10 da tre di periodo grazie al già citato Filipovity coadiuvato da Robinson e Tambone. Per Venezia è il solo De Nicolao capace di rispondere da 3 ai cecchini pesaresi ma è troppo poco visto che Chappell, Bramos e lo stesso Tonut combinano solo disastri. Pesaro gira benissimo la palla in attacco mentre in difesa ogni uomo riesce a difendere su tutti negli accoppiamenti dopo i cambi. Venezia è sulle gambe e chiude il quarto sotto di 9 punti ( 55-64) dopo essere stata sotto anche di 11.

Ultima frazione di gioco che vede Pesaro bravissima nel tenere a distanza di sicurezza la Reyer ed anche mentalmente pronta ad affrontare gli assalti seppur flebili degli uomini di Coach De Raffaele, nonostante essere in bonus dopo appena 1′,30″. Anche l’ex Filloy si iscrive al festival delle triple dopo 4 tentativi andati a vuoto per il 59-72 di metà periodo che sembra un macigno per la Reyer di questa sera. Due contropiedi gettati alle ortiche da parte di Tonut con il secondo degno di minors armena allargano il gap tra le due squadre che diventa incolmabile con il gioco da 4 punti di un ottimo Massenat. Game Over al Pala Taliercio di Venezia con la Carpegna Prosciutto Basket Pesaro che esce tra gli applausi degli sparuti spettatori presenti.

Venezia: Casarin 4, Bramos 3, Stone, Tonut 17, Daye 8, De Nicolao 8, Chappell 5, Mazzola, D’Ercole NE, Fotu 11, Cerella 2, Watt 14.

Pesaro: Drell 5, Messenat 22, Filloy 11, Calbini, Cain 11, Robinson 9, Tambone 6, Basso NE, Serpilli NE, Filipovity 23, Zanotti 3, Delfino NE.

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