Carlo Recalcati ha spiegato molto chiaramente la sua ricetta per il basket italiano una volta che sarà finita l’emergenza Coronavirus. Secondo l’ex ct della Nazionale è impossibile pensare di riprendere questa stagione in sicurezza ma sarebbe meglio focalizzarsi sulle prossime, cercando di ammortizzare i danni economici che tutto il movimento sta subendo.
Ecco un estratto della sua intervista al Corriere dello Sport – Stadio.
Anche quando allenavo, ripetevo ai giocatori che il basket è importante ma non è il centro del mondo. La salute della gente è prioritaria rispetto allo sport e agli interessi economici, ora bisogna pensare alla sicurezza e poi ci focalizzeremo sulla prossima stagione. Quella in corso va cancellata come se non si fosse giocata, niente scudetto, nessuna promozione o retrocessione, in questa situazione è un sacrificio che si può fare. Proseguire in estate? C’è bisogno di tempo per riattivare gli atleti, bisogna anche tenere presente il rischio di una ricaduta, poi chi ci garantisce che sarà tutto finito e quando inizierebbe la stagione successiva? Non è possibile, su queste basi, programmare una ripartenza. Bisognerebbe prendere una decisione netta e programmare i prossimi due o tre anni con l’intenzione di aiutare tutte le componenti del movimento, anche quelle più deboli. Non mi riferisco solo alle società di vertice che perderanno incassi dal botteghino e contributi degli sponsor ma anche a chi gravita in questo mondo a tutti i livelli, fino agli istruttori minibasket.
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