Carmelo Anthony: “La mia situazione ad OKC non fu gestita nel migliore dei modi”

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Carmelo Anthony è ancora free agent, nonostante la maggioranza degli addetti ai lavori lo ritenga ancora in grado di dare una grossa mano a qualsiasi franchigia NBA: ‘Melo ha voluto esprimere tutti i suoi pensieri ai microfoni di ESPN in una lunga intervista con Stephen A. Smith, nella quale ha voluto soffermarsi anche su ciò che successe dopo il suo primo, ed unico, anno ad Oklahoma City.

Tutte le discussioni sono iniziate solamente alla fine della stagione. Tutti si chiedevano se sarei rimasto, se sarei stato disposto a rinunciare a parte dello stipendio per rimanere, se sarei uscito dalla panchina e cose così, ma niente di questo è mai stato discusso con me, tranne il fatto di uscire dalla panchina. Avevo bisogno solamente che qualcuno comunicasse con me, ma penso che la gente avesse paura di parlarmi.
Se qualcuno avesse parlato con me faccia a faccia e mi avesse spiegato che il mio ruolo all’interno della squadra sarebbe diminuito per il bene della squadra stessa, forse all’inizio ci sarei rimasto male, ma poi avrei capito, ho sempre voluto il meglio per i miei compagni. Io stesso durante la stagione sono andato a colloquio da Billy Donovan per chiedergli cosa dovevo fare per migliorare la squadra, lui me l’ha detto e io ho eseguito gli ordini. Avrei davvero voluto che tutta la situazione ad OKC fosse andata diversamente, ci tenevo tanto.
Penso che alla fine fosse qualcosa che andasse al di fuori della pallacanestro, semplicemente una situazione legata al mio stipendio. Hanno cercato di rinnovare e rivedere il mio contratto, ma penso che la situazione non è stata gestita al meglio. Ho sentito come se fosse finito tutto in un anno. One-and-done, come al college. E io non lo volevo, non ho rispettato quella decisione, io sono andato lì per lottare, non per andarmene dopo solo un anno“.

Francesco Manelli

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