Un veterano, Caron Butler. Arrivato in estate nell’ambito dello scambio tra Clippers e Suns a Pheonix, l’ex giocatore dei Dallas Mavericks si appresta ad iniziare la propria dodicesima stagione in NBA. Ai Pheonix Suns troverà Micheal Beasley, come lui ad inizio carriera ai Miami Heat e non il ragazzo più semplice da allenare.
Seconda scelta assoluta dietro Derrick Rose al Draft 2008, Beasley ha iniziato una escalation di veri e propri disastri privati: più volte nei guai con la giustizia per guida in stato di ebbrezza e possesso di droghe, l’ultimo caso solo qualche settimana fa quando fu pizzicato con una dose di marijuana.
Due storie diverse destinate ad incontrarsi in Arizona quelle di Butler e Beasley, il primo ha espresso la volontà di aiutare il secondo nel suo processo di crescita da molti considerato già compromesso da tempo.
“Penso che possa essere fatto molto per aiutare Beasley, non parlo di quello che può fare la franchigia ma le persone che gli stanno intorno e gli vogliono bene. Non bisogna arrendersi con lui, si deve continuare a tentare di aiutarlo” – ha dichiarato Butler – “ha avuto un’incredibile carriera al college, il talento non se ne è certo andato e lui è stato una delle prime due scelte nel 2008. Gli serve qualcuno che gli stia vicino, lo aiuti e gli dia consigli. Io sarò nel suo orecchio, sicuramente. Continuerò a motivarlo, a sfidarlo in allenamento, a temprarlo di giorno e di notte. Farò tutto quello che sarà in mio potere come uomo e, ovviamente, come giocatore di basket perchè secondo me è ancora un gran talento, ha solo 24 anni dopotutto”.
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