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Caso Stella Azzurra, indagato anche un dirigente. Rischiano anche FIP e Coni?

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Emergono nuovi dettagli sul caso delle violenze sessuali su minori all’interno della Stella Azzurra Roma.

Il registro degli indagati si sarebbe arricchito di un altro nome, secondo l’edizione romana de Il Corriere della Sera. Si tratterebbe di un non meglio specificato dirigente del club capitolino, accusato di favoreggiamento per aver coperto le nefandezze di Paolo Traino, l’allenatore accusato degli abusi.

L’edizione online del quotidiano, però, parla anche di indagini nei confronti della FIP e del CONI. Gli inquirenti, infatti, vorrebbero accertarsi che le istituzioni sportive abbiano vigilato correttamente. I dubbi vengono dal fatto che Traino aveva due precedenti per il medesimo reato: uno risalente al 2000 con una condanna definitiva (dopo patteggiamento) di 6 mesi con sospensione della pena e una del 2018 che gli costò una condanna di due anni con rito abbreviato. Un fatto, quest’ultimo, che l’aveva costretto a lasciare il ruolo di presidente del Comitato Allenatori dell’Umbria. Prima che questa sentenza diventasse definitiva, nel 2020, Traino si era trasferito alla Stella Azzurra, dove avrebbe continuato le sue violenze.

Il possibile coinvolgimento di Federazione e Comitato Olimpico si basa su una sentenza del 2020 che ha riconosciuto il MIUR colpevole di non aver scoperto che un bidello, autore di abusi in una scuola primaria, aveva precedenti per lo stesso reato. La FIP e il CONI potevano o dovevano sapere del passato di Traino? Questa la domanda che si starebbero ponendo il procuratore aggiunto Michele Prestipino e la pm Alessia Natale, titolari del fascicolo.

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