EA7 Olimpia Milano – Panathinaikos Athens 66-64
(18-11; 32-28; 52-51)
A Milano non interessa nulla quando, a metà circa dell’ultimo periodo, viene confermato il passaggio alle Top-16 per vittoria del Bayern ai danni del Turow.
Spinta da un Daniel Hackett sempre più leader indispensabile (21 punti alla fine) e da una super difesa di Bruno Cerella, l’EA7 trova i due punti lottando fino all’ultimo contro un Panathinaikos mai domo, guidato dalle prestazioni di Diamantidis (12 punti+11 assist), Slaughter e Blums.
Coach Banchi lo aveva predetto: “Vogliamo qualificarci davanti ai nostri tifosi”. E così è stato.
La partita inizia e forse si sente un poco la tensione, perché entrambe le squadre faticano a buttare la palla nel cesto: sblocca la situazione Brooks, però, per l’8-4 meneghino. Il Pana patisce Samuels sotto canestro e non trova nemmeno i punti dalla lunga. Il primo quarto si chiude sul +7 per i padroni di casa (18-11 al 10’), dopo una breve interruzione per un pezzo di parquet saltato.
Nella seconda frazione, i biancoverdi si riprendono e con Blums tornano a-1 (18-17 al 12’). Qui ci pensa Hackett che, forte anche degli errori greci, regala solidità alla squadra smistando assist: l’ultimo per James vale il 26-19. Milano acquisisce un primo sostanziale vantaggio sul 30-21 grazie alla coppia Kleiza-Cerella, ma è solo un fuoco di paglia perché il Pana non affonda e, grazie all’immortale Diamantidis, recupera qualche punto fino al -4 di chiusura (32-28 al 20’).
Si torna sul parquet e i greci, in un amen, tornano attaccati e superano con un canestro dell’ex Fotsis (32-33 al 22’). Si accende Samuels dopo due quarti appannati e Milano tiene botta, facendo saltare letteralmente il tifo quando mette una bomba su assist di Gentile (41-38 al 24’). Anche questa volta sembra che l’Olimpia abbia trovato il ritmo e possa andar via, ma Diamantidis non glielo permette e il terzo quarto si chiude ad un solo possesso di distacco tra le due formazioni (52-51 al 30’).
Gli ultimi, decisivi, dieci minuti hanno inizio e sono subito caratterizzati dalla sfida Hackett-Diamantidis. Questa volta però, si fa vedere anche l’ex Cantù Ragland che, insieme ad una difesa maniacale, condita da qualche canestro in attacco, di Cerella, sigla il nuovo vantaggio milanese (62-56 al 37’). Il greci non si danno per vinti, ma Milano stringe ancora di più le maglie in difesa, mantenendosi avanti. Nel finale, l’unico errore di Cerella porta Diamantidis in lunetta: il giocatore più forte del Pana, però, sbaglia il primo libero, a pochi centesimi dalla sirena.
Milano agguanta meritatamente le Top-16, qualificandosi in un girone tutt’altro che semplice, forse il più complicato di questa prima fase della competizione.
Tra gli spalti, anche Spike Lee si è divertito, esultando per la prestazione dei campioni d’Italia.
MILANO: Hackett 21, Gentile 9, Samuels 8, Ragland 7, Brooks 6, James 4, Melli 4. All. Banchi.
PANATHINAIKOS: Slaughter 17, Diamantidis 12, Blums 13, Gist 8, Fotsis 6, Batista 4. All. Ivanovic
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