Un miracle en Madrid! La Spagna è fuori, la Francia in semifinale

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MADRID: succede spesso che il basket cerca sempre di smentirci, di strabiliarci, di sorprenderci, di farci capir che la palla è tonda per tutti, nulla è scontato e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Succede però, al tempo stesso, che troppe volte ci dimentichiamo di questi insegnamenti, di questi presupposti che sono il sale e l’essenzialità di ogni sport. Accade così che dei destini già segnati si invertano, che una partita già scritta venga cancellata e riscritta, che un epilogo considerato naturale venga totalmente e follemente ribaltato. La Francia elimina i padroni di casa della Spagna nei quarti di finale del mondiale al termine di una partita combattutissima e si regala un’inaspettata semifinale contro la Serbia di Teodosic e Krstic. I campioni d’Europa si dimostrano tali e annichiliscono le spennate Furie Rosse come in semifinale all’Europeo un anno fa e, soprattutto, nonostante la sconfitta netta subita nel girone da parte degli stessi spagnoli. Collet non si è dato per vinto e ha costruito un gioiello di prestazione, la consueta storia da raccontare ai nipotini fra un po’ di anni. La Spagna è partita  troppo  consapevole dei 24 punti rifilati agli avversari pochi giorni fa nella fase iniziale e, presumibilmente, non troppo conscia della diversità della posta in palio. La Francia infatti, nei primi minuti, già dimostra di non partire battuta e di non voler mollare nemmeno un centimetro sul parquet, volando addirittura sull’8 a 2 con Diaw, Heurtel e Lauvergne. La Spagna lavora di squadra e con un parziale di 10 a 0 ispirato da Navarro sorpassa sull’11 a 12. La partita è però sempre in equilibrio e la prima sirena sancisce l’esatta parità a quota 15. I transalpini continuano il loro ottimo momento anche nel secondo quarto: le squadre stentano a segnare e la gara si mantiene in estremo equilibrio fin quando, con un parziale di 7 a 0 con Gelabale protagonista, c’è il prepotente allungo sul 28 a 21. La Spagna ritrova il bandolo della matassa ma l’inerzia del match è ancora tutta “bleu” così, con Batum e Lauvergne in palla, la nazionale campione d’Europa chiude il primo tempo avanti 35 a 28. Il leitmotiv della sfida non cambia nemmeno dopo il rientro delle squadre dall’intervallo lungo: le compagini attaccano con difficoltà trovando il canestro a stento, la partita si gioca molto su intensità, fisicità e nervi con contatti cercati, ottenuti ed anche enfatizzati. La Spagna si adatta al contesto nonostante continui a fare fatica, ma la coppia Pau Gasol-Navarro mostra tutta la classe e il talento che la contraddistingue e facilita il sorpasso sul 39 a 40. La Francia fa una fatica mostruosa a segnare ed è il solito Batum a cercare di portare punti alla causa; dall’altra parte però la Spagna pare finalmente aver trovato il controllo del match e riesce a chiudere avanti il terzo periodo (42-43). Dopo una battaglia di 30 minuti, è giusto che il momento decisivo della contesa rimanga tale e che si giochi sulla stessa falsariga. La Francia si riprende dopo un pessimo terzo quarto grazie ai primi squilli di Fournier e alle gesta di campione di Diaw che, con una tripla, fa scappare i suoi su un pericoloso 51 a 45. Il pubblico di Madrid comincia a percepire seriamente l’odore della debacle ma dalla sua parte c’è un giocatore sublime che si carica non una squadra, ma un’intera nazione sulle spalle. Il suo nome, nemmeno a dirlo, è Pau Gasol. Il neo-pivot di Chicago riesce a ricucire in parte il divario ma Diaw e Heurtel respingono i suoi assalti con successo. E’ proprio quest’ultimo con un’incredibile tripla a scrivere la parola fine ai sogni spagnoli (60 a 52). Anzi, da questo canestro i sogni si vestono dei colori francesi, mentre la nazionale iberica sprofonda nel più terribile e, forse, nel più scontato degli incubi. Gli ultimi minuti sono solo una lenta agonia casalinga con tiri che non entrano più e liberi francesi che muovono sempre, con successo, la retina. Il punteggio finale è anche troppo esagerato: 65 a 52. La Francia gioca e porta a casa la partita della vita con una difesa e una mentalità da mostrare come esempio in ogni palazzetto, la Spagna dà addio ad una generazione che ha lottato sino alla fine ma che, come spesso è accaduto negli ultimi anni, torna, anzi, rimane a casa a mani vuote, senza il bottino principale, con le aspettative che hanno superato ancora i risultati finali. Presunzione, estrema sicurezza, poca preparazione al match, pessimo approccio, mancanza di mentalità e cattiveria? Gli ingredienti per un bel processo ci sono tutti. Una fine ingloriosa ma è proprio il caso di dirlo, Monsieurs Chapeau ! TABELLINI: FRANCIA: Diaw 15, Heurtel 13, Batum 9       RIMBALZI: Gobert 13       ASSIST: Diot, Heurtel 4 SPAGNA: Pau Gasol 17, Navarro 10     RIMBALZI: Pau Gasol 8   ASSIST: Fernandez 3

Bernardo Cianfrocca

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