Pinar Karsiyaka 80 – 69 Fortitudo Lavoropiù Bologna
(19-17; 41-31; 57-49; 80-69)
Una Fortitudo Lavoropiù Bologna ancora pesantemente incerottata (out Fantinelli, Mancinelli, Saunders e Aradori) vende carissima la pelle in casa del Pinar Karsiyaka che si impone per 80-69 riuscendo solo alla fine a piazzare il colpo di reni vincente. Con soli otto giocatori a referto, i felsinei – che con questa sconfitta sono aritmeticamente fuori dalla competizione – hanno sofferto in un primo tempo balisticamente insufficiente ma poi, toccato anche il -14, hanno saputo rialzare la testa affidandosi a Dario Hunt – impreciso in fase iniziale mai poi salito di tono come dimostrano i 18 punti e 6 rimbalzi –, a Mattia Palumbo (10 punti e 5 rimbalzi) e a un tarantolato Tommaso Baldasso (13 punti) per rientrare fino al -4 a meno di 2’ dalla fine. Le giocate di Raymar Morgan (20 punti con 9 su 11 da due) e dell’ex Virtus Bologna M’Baye (15 punti) hanno però fatto la differenza nelle curve conclusive. In doppia cifra nelle file turche anche l’altro ex virtussino, Tony Taylor, e Sek Henry (13 punti a testa).
Dopo un avvio contraddistinto dalle polveri bagnate su entrambi i fronti, la partita prende quota con il Pinar che trova il primo vantaggio della sua serata con il canestro 13-11 di Henry. I liberi dell’ex Venezia Kennedy valgono addirittura il +4 (19-15), ma Bologna, nonostante le percentuali non eccelse, non ci sta e si aggrappa a Cusin che pur con due falli sul groppone, si rende protagonista di due ottime difese e griffa il -2 al 10° (19-17). Bologna continua a sbagliare qualcosa di troppo soprattutto in area d’attacco e così in avvio di secondo quarto il Karsiyaka ne approfitta per allungare a +9 con il gioco da tre punti di Taylor (26-17). Banks prova ad interrompere l’emorragia con una scorribanda in area ma dall’altra parte arriva la tripla del primo vantaggio in doppia cifra della serata (29-19). Dalmonte prova allora a giocarsi la carta della zona che viene prontamente bucata dalla bomba di Henry. Whiters sul fronte opposto però ne piazza due in rapida successione che riportano lo svantaggio biancoblu in singola cifra (36-27). Hunt e Palumbo fanno il resto tenendo in scia Bologna che ancora una volta, però, sul più bello si rivela troppo sprecona e subisce la bomba di Kennedy per il 41-31 turco all’intervallo.
I padroni di casa escono anche meglio dagli spogliatoi, cercando e trovando sotto canestro un chirurgico Morgan che sigla il +14 dei suoi (45-31). A stappare il canestro del Pinar ci pensa allora Palumbo che assieme a Hunt ci mette una pezza (45-35). Bologna arranca ma non crolla e, grazie a una buona difesa e alle bombe di Banks e Palumbo, rientra a -9 (55-46). Al festival delle triple si iscrive anche Baldasso che addirittura firma il -6 felsineo, cancellato pochi istanti più tardi dal layup di Henry che fissa il risultato sul 57-49 a 10’ dalla fine. Bologna inaugura la frazione finale con una serie di errori pesanti davanti e Birse la punisce con un tiro pesante. Toté e Whiters replicano però con la medesima moneta per il 60-55 a 6’ dalla sirena finale. Birsen ferma il 6-0 fortitudino con un tap in vincente e Taylor lo segue a ruota con una bomba dall’angolo che gela Bologna. Henry lo segue a ruota con altre due stilettate che sembrano mandare ko Bologna (71-62). Sembra, perché dall’altra parte Hunt e un tarantolato Baldasso riaprono completamente i giochi (73-69). Troppo tardi però perché Morgan da sotto e Mbaye con cinque punti di fila chiudono i conti.
TABELLINI:
Pinar: Taylor 13, Henry 13, Bitim 2, M’baye 15, Morgan 20, Erden 4, Birsen 8, Kennedy 5, Sonsirma, Tuluoglu NE, Agva NE, Yildirim NE.
Fortitudo: Sabatini 2, Banks 9, Palumbo, Withers 12, Hunt 18, Baldasso 13, Totè 3, Cusin 2.
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