Si aggiunge un’altra voce alla diatriba per il ritorno o meno della NBA a fine luglio, che poi tanto diatriba non è visto che non pare ci siano rischi che il programma della Lega salti per la volontà di un gruppo di giocatori “dissidenti”. I due atleti ad essersi esposti maggiormente finora sono stati Kyrie Irving e Dwight Howard, anche se per quest’ultimo c’è già stata una rettifica da parte dell’agente.
Ai due ha risposto Charles Barkley, il quale invece si è schierato a favore della ripresa soprattutto per ragioni economiche parlando a Get Up, programma di ESPN: “Non ho idea di cosa parlino Kyrie e Dwight, ma sarebbe un errore catastrofico non giocare. Penso sarebbe stupido per due ragioni. La numero uno: se non giocano, verranno ignorati per il resto dell’anno. Non ci saranno telecamere a seguirli. LeBron James è probabilmente l’atleta più popolare negli Stati Uniti e nessuno lo vedrà più. Inoltre questi ragazzi devono capire che i soldi che perderebbero non torneranno, e perderebbero miliardi di dollari che invece i giocatori potrebbero usare per aiutare le proprie comunità”.