Dopo aver vissuto fino all’ultimo secondo una tra le serie di playoff più belle degli ultimi anni, è ora di pensare al futuro, sia per i Los Angeles Clippers che per i San Antonio Spurs. Se i primi si giocheranno la finale di conference contro i Rockets, i secondi hanno una serie di punti interrogativi dai quali dipende il futuro della franchigia.
Più volte negli ultimi anni ci è sembrato di essere giunti al punto finale di un ciclo meraviglioso, puntualmente Tim Duncan e i suoi ci hanno smentito, ma questa volta sembra davvero essere l’ultima. Dopo l’eliminazione odierna, rischiamo di non vedere più Tim Duncan e Manu Ginobili su un parquet NBA. Se amate lo sport e il basket starete pregando insieme a noi affinchè ciò non accada e, almeno nel caso di TD, ci sarebbero vari motivi per rinviare l’addio. Anche se Duncan ha appena compiuto 39 anni e gioca da tempo su una gamba e mezza ci ha dimostrato ancora una volta di essere uno tra i migliori giocatori dell’intera lega e la serie contro Blake Griffin e i Los Angeles Clippers lo ha evidenziato. Al termine del match sia Duncan che il compagno e amico Manu Ginobili hanno detto che servirà del tempo per decidere, ma l’argentino ha anche ammesso che l’opzione del ritiro sembra essere ad oggi la più probabile, viste le difficoltà fisiche che lo hanno limitato quest’anno.
Secondo Peter Vecsey, oltre ai due giocatori, potrebbe lasciare definitivamente la scena anche Gregg Popovich che potrebbe cedere il suo posto per facilitare la costruzione di un nuovo nucleo, ma che potrebbe benissimo avviare questo processo visto l’ottimo rapporto che ha con Kawhi Leonard, sempre di più volto dei prossimi Spurs. L’MVP delle ultime Finals è l’ennesimo punto interrogativo in casa Spurs, anche se decisamente meno preoccupante: pare chiaro infatti che Leonard rimarrà a San Antonio e, probabilmente, lo farà firmando un contratto al massimo salariale.
Al termine di gara 7 contro i Clippers, Popovich ha solo accennato al futuro:
Non so cosa decideranno Manu e Tim, è presto per pensare alla prossima stagione. Sono orgoglioso di loro, abbiamo passato degli anni incredibili e non ho mai visto fare cose del genere ad un 39enne, incredibile.
… e per finire la classica uscita di scena di Pop:
Non è stato difficile affrontare questa gara, uno doveva vincere e l’altro andare in vacanza, chiaramente preferiremo essere al posto dei Clippers ma le vacanze non sono così terribili. Ci sono tante persone che hanno problemi ben diversi, se hai queste due opzioni non c’è nessun problema, bisogna solo godersi la vita e viverla.
Anche Marco Belinelli è un punto interrogativo. Il nostro connazionale sarà Free Agent dal primo Luglio ed ancora non è chiaro se rimarrà o meno a San Antonio. Al termine del match anche lui ha speso ottime parole nei confronti dei Clippers dribblando il discorso sul futuro:
Perdere non è bello ma usciamo a testa alta. E’ stata una serie straordinaria, alla fine ci è costato qualche errore di troppo e la poca aggressività su palle vaganti e rimbalzi. Chris Paul è stato fenomenale, ha giocato sopra il dolore ed ha vinto la partita, sono una grande squadra con un grandissimo leader. A fine partita l’ho visto in lacrime, l’ho abbracciato e gli ho detto “Ora vai e vinci il titolo”, sono contentissimo per lui.