Paolo Banchero ha ufficialmente passaporto italiano dall’estate del 2020 ma, per vari motivi, tra cui il Covid, non ha ancora avuto modo di vestire la canotta Azzurra. Eppure Paolo Banchero prima o poi giocherà con l’Italbasket, magari al Mondiale del 2023 in Filippine, Giappone e Indonesia, come detto da lui stesso il giorno del Draft NBA.
Ma a chi dobbiamo dire grazie quando in tempi non sospetti convinse Paolo Banchero a scegliere la maglia dell’Italbasket? Un nome e un cognome: Salvatore Trainotti. L’ex general manager dell’Aquila Trento nell’estate del 2019 volò negli USA per incontrare Niccolò Manion e Davide Moretti, oltre al sopracitato Banchero. Proprio quell’interesse ha fatto la differenza nella decisione del ragazzo nativo di Seattle con padre di chiarissime origini italiane, come si capisce anche da questo tweet:
Primo
— Mario Banchero (@MarioBanchero) June 24, 2022
Probabilmente in minima parte anche coach Riccardo Fois – che è anche assistant coach di Gianmarco Pozzecco in Nazionale – ha fatto il suo, stando da quella parte del mondo. Però la maggior parte dei meriti va a Trainotti, senza dubbio. E siamo certi che Banchero non sarà l’ultimo di questa lista perché l’Italia ha estremamente bisogno di ragazzi, che non sono nati in Italia, ma che amano il nostro Paese e lo vogliono rappresentare alle Olimpiadi, come Nico Mannion.
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