La regular season di LBA volge al termine ed è tempo di verdetti.
Retrocesse Pistoia e Scafati, ai play-off scudetto Trapani, Bologna, Brescia, Trento, Milano, Trieste, Reggio Emilia, Venezia, con accoppiamenti ancora da definire in relazione ai risultati dell’ultima giornata in programma questo weekend.
Facciamo un focus sui 10 giocatori (in ordine casuale) dal miglior rendimento finora espresso, tenendo in considerazione anche la crescita personale e l’impatto sul raggiungimento degli obiettivi del proprio team.
- Mfiondu Kabengele. Il centrone della Reyer Venezia è ormai prossimo all’approdo al Real Madrid, orfana di Tavares che si dirige verso Dubai. Il canadese è stato protagonista di una stagione mostruosa: indomabile sotto le plance per mezzo della massiccia imponenza fisica abbinata al mordente agonismo, ha affinato la mano dal mid-range e non solo. Giocatore completo in ogni skills tipica del ruolo, ha animato la risalita della Reyer dall’oblio di inizio stagione al raggiungimento dell’obiettivo playoff in ottava posizione (la stagione dei granata è comunque decisamente negativa). Valutazione media: 20.1 con 9.6 rimbalzi.
- Miro Bilan: il dualismo con Mfiondu è stato argomento di discussione per l’intera stagione. Il croato di Brescia è un artigiano della qualità, ha permesso a Poeta di sviluppare un sistema di gioco straordinario per via della sua attitudine al servizio per i compagni di squadra. Si conferma un rimbalzista incredibile, con Della Valle gioca il miglior pick and roll della LBA. Valutazione media: 23.7 (1° nella graduatoria) con 10.2 rimbalzi (1° nella graduatoria).
- Payton Willis: Cremona, che presa! E’ stata la miglior scelta operata sul mercato di riparazione dell’intero campionato. Willis aveva già disputato una stagione strepitosa in canotta Pistoia lo scorso anno e la recente prestazione contro gli ex li ha condannati alla retrocessione matematica e alla contestuale salvezza dei lombardi. Go-to-guy puro, è un giocatore dal talento offensivo sconfinato che incide soprattutto quando la palla scotta. Sarà oggetto di desiderio di club importanti quest’estate.
- Jaylen Hands: la resistenza a non inserire clausole di buy-out sul suo contratto è stata una delle poche scelte azzeccate dal management varesino quest’estate. L’americano è il miglior giocatore di 1 vs 1 del campionato, segna in qualsiasi modo contro qualsiasi avversario e a qualsiasi distanza. Primo passo bruciante, mani delicatissime, lascia qualcosa a desiderare nella metà-campo difensiva ma un giocatore così talentuoso è una comodità per ogni coach. A metà stagione Maccabi Tel Aviv si è fiondata per portarlo via, ma senza successo. 19.6 punti di media a partita.
- Leo Totè: non sarà l’M.v.P. del campionato, ma è candidato al riconoscimento di miglior italiano. Negli ultimi due anni ha affrontato un percorso di crescita importante, passato per l’esperienza di Pesaro nella precedente stagione – positiva sul piano personale ma terminata con la retrocessione dei marchigiani – e continuata nella buonissima annata in terra partenopea. Totè è un centro dominante, che vince tanti duelli sotto le plance con pari-ruolo americani e di notevole fisicità. Contro la Reggiana ha totalizzato 36 punti sfidando per 40′ Faye e Faried, talvolta insieme in campo. Leo è il miglior giocatore del campionato per percentuale di tiri realizzati (63,2 %).
- JD Notae: A inizio anno Trapani aveva valutato il suo taglio: considerando il ricchissimo back-court composto da Robinson, Galloway, Petruccelli, Rossato e Gentile il management non riteneva indispensabile la riconferma del profeta promozione. E invece l’ex Aris non solo ha dimostrato sin da subito di sapersi mettere al servizio della squadra, ma ad un certo punto della stagione è diventato il primo riferimento offensivo per mezzo di una serie di prestazioni importanti che gli hanno permesso di scalare le gerarchie e oscurare, a tratti, i talentuosissimi compagni Robinson e Galloway.
- Armoni Brooks: è la sorpresa dell’anno. Giocatore arrivato insieme ad altri grandi colpi del calibro di Nebo, LeDay, Mannion e via dicendo, è stata una presa jolly su cui non vigevano particolari aspettative. E invece l’ex G-League si è ambientato alla stra-grande nel nostro campionato diventando un giocatore affidabilissimo anche in match Eurolega. Ottimo attaccante con tanti punti nelle mani, è quadratissimo anche nell’altra metà-campo. Detiene la miglior percentuale realizzativa dai 3 punti del campionato (48.6%).
- Jordan Ford: Miglior sesto uomo dell’anno, la guardia di Trento è ai piani alti di tante classifiche statistiche. Quarto realizzatore del campionato con 16.7 di media, quarto per percentuali da 2 (61.4%), quarto per percentuali ai liberi (89.8%). Galbiati affida lo spot in quintetto al gioiello di casa Quinn Ellis, ma l’americano ex Kings ha un impatto preziosissimo dalla panchina. Bagaglio tecnico completo e gran personalità nei momenti clou.
- Kyle Bowman: Rendimento un po’ altalenante, ma quando è in giornata non ce n’è per nessuno. Le vittorie più delicate di Treviso portano la sua firma, entra in trance agonistica nei finali di partita più di chiunque altro. Bowman è la classica guardia pura che in isolamento 1 vs 1 trova sempre ottimi tiri ad alta percentuale. Il rischio che saluti a fine stagione c’è, soprattutto in virtù dell’approdo a Treviso di Pasquini nel ruolo di GM e la possibile separazione da Vitucci.
- Markel Brown: avremmo potuto inserire in questa classifica Denzel Valentine, altra super star del campionato e primo violino di Trieste. Ma le squadre che girano in un certo modo lo devono soprattutto a giocatori solidissimi come Markel Brown, autore di una stagione incredibile e già rinnovato con opzione pluriennale dal club di Matiasic. 15.7 punti di media a partita conditi da 4.9 rimbalzi (non pochi per un’ala piccola), più una serie di cose che non rilevano a stats, purtroppo. Brown è il giocatore a 360 gradi che ogni allenatore vorrebbe avere, può rivelarsi eroe di giornata sia nella produzione offensiva che nell’applicazione in accoppiamento difensivo contro guardie forti da limitare. Grintoso e spigoloso, non ha paura dei contatti, subendo di media 4.4 falli a partita.
Considerati i numeri, la preminenza in più graduatorie statistiche, i risultati ottimi ottenuti dalla propria squadra nell’anno e l’incisività nei match, il nostro riconoscimento di MvP della regular season di LBA va a MIRO BILAN.
E voi? Siete della stessa opinione?
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