Ci risiamo: la Tam Tam Basketball bloccata ancora dalla FIP

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Anche il basket giovanile ha ripreso a giocare con normalità in tutta Italia o si appresta a farlo. Una frase che vale per tutti ma non per la Tam Tam Basketball.

La società di base a Castelvolturno, in Campania, negli scorsi anni è diventata famosa nel mondo del basket per una serie di impedimenti che le hanno complicato (e non poco) la vita. Ma facciamo un passo indietro. La Tam Tam è una squadra fondata da Massimo Antonelli, ex giocatore di Serie A, che mette in campo principalmente figli di immigrati. Ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, che frequentano le nostre scuole ma che, fino al compimento del 18° anno di età, non avranno la cittadinanza italiana.

Le regole federali fissano a 2 il limite massimo di stranieri da mandare a referto nelle giovanili. Una regola sensata, nata per arginare il fenomeno della “pesca” di giovani in Africa o nell’Europa dell’Est ai quali far acquisire la formazione italiana con tre anni di giovanili. Un modus operandi che tante società stanno impiegando negli ultimi anni.

Chiaramente però non è questo l’intento di Antonelli. Nelle scorse stagioni la Tam Tam ha disputato i campionati regionali con delle deroghe. Quest’anno ha richiesto l’iscrizione all’Under 19 e all’Under 17 Eccellenza, sempre in deroga, ma ha ricevuto risposta negativa. La Federbasket, per giustificare il rifiuto, ha citato anche il parere negativo delle altre società iscritte a questi campionato. La deroga, però, è stata concessa per i tornei “Gold”, quelli di livello immediatamente inferiore all’Eccellenza, dove invece giocano le migliori società d’Italia.

Quanto meno curiosa la decisione di una Federazione che adopera pesi e misure differenti in base al livello del torneo dove si vorrebbe giocare. Così come è singolare la pratica di interpellare i club da parte di chi le regole le ha scritte e deve farle rispettare. Senza entrare nel merito di quei club che hanno espresso un parere negativo di cui ci piacerebbe conoscere le motivazioni.

La situazione però è ancora più intricata, come ha spiegato coach Antonelli su Facebook. Per giocare in Under 17 Eccellenza ha presentato un ricorso al Tar, rifacendosi alla norma sullo Ius Soli sportivo, secondo la quale “tutti i minori che risiedono regolarmente sul territorio almeno dal compimento del decimo anno di età” hanno diritto alla “iscrizione alle federazioni con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani”.

Per l’Under 19, invece, Antonelli ritiene che non ci sia bisogno di alcuna deroga: “Sono sicuro che ci sia un un diritto acquisito sul campo, per me i nostri ragazzi hanno giocato per 4 anni facendo un minimo di 14 partite all’anno ma per la FIP non è così. Gli atleti che hanno giocato 4 anni anni nei campionati giovanili FIP diventano atleti di formazione italiana e quindi possono giocare come italiani. Per la FIP i nostri ragazzi hanno solo 3 anni di formazione perché a loro risulta che hanno giocato solo 3 o 4 partite a testa nel campionato Under 14 del 2017/18, anno in cui la squadra è arrivata a giocare lo spareggio con Battipaglia per accedere alle Final 4”.

Ma non è finita qui. Per essere certo di giocare nel caso in cui la Federbasket continuasse a negargli l’Eccellenza, Antonelli si è iscritto anche ai campionati Gold. Potrebbe perciò ritrovarsi iscritto a entrambi i tornei ma non potrebbe utilizzare gli stessi giocatori e potrebbe essere costretto a ritirarsi. E, a norma di regolamento, se questo avvenisse dopo la composizione dei gironi, la Tam Tam rischierebbe la radiazione con lo svincolo di tutti i tesserati.

Mi auguro, però, che prevalga il buon senso, che chi di dovere ci ripensi a faccia giocare questi ragazzi al livello che hanno dimostrato di meritare, senza alcuna “punizione” per la società.

Nel frattempo l’U17 e l’U19 Eccellenza in Campania sono partite. La Tam Tam risulta iscritta ma le sue partite finora sono state rinviate. Sabato i più piccoli dovrebbero giocare a Casapulla contro la One Team ma al momento risulta difficile pensare che questa palla a due si alzi davvero.

Lo dico apertamente, per quanto possa servire: per me la Tam Tam deve giocare in Eccellenza. Deve farlo innanzitutto perché ne ha diritto, almeno in Under 19, in base alla conoscenza che ho dei regolamenti, acquisita in precedenti esperienze professionali. Ma deve farlo anche perché lo sport, in un momento in cui vuole ripartire, non può chiedere le porte. E deve farlo, infine, perché l’inclusività non può non essere un valore imprescindibile per il nostro movimento.

Federbasket, ripensaci. Presidenti delle squadre che hanno espresso parere negativo, ripensateci. Siete tutti ancora in tempo per prendere la decisione giusta.

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