Delfino Tambone Pesaro

Clamoroso al Forum: Pesaro batte Sassari all’overtime e si prende la semifinale

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BANCO DI SARDEGNA SASSARI 110 – 115 CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO

(26-24 /27-24 / 23-21 / 23-29 / 11-16)

L’ultimo quarto di finale inizia con la VL Pesaro padrona assoluta del campo per i primi quattro minuti. Il giovane Henri Drell martella da dietro l’arco con due triple consecutive, seguite da altri quattro punti: 13 senza errori dal campo in 5 minuti. Sul 16-4 Pozzecco ne ha abbastanza e ferma la partita, strigliando i suoi che, fin ora, sembrano non essere scesi in campo. La Dinamo torna sul parquet con un’altra faccia: Burnell si francobolla a Drell, Spissu e Bendzius si fanno trovare pronti da dietro l’arco e Miro Bilan inizia a far sentire la sua voce sotto canestro. Se a ciò si somma una ricerca sin troppo ostinata del tiro da tre di Pesaro, ecco che Sassari torna a -1: 17-18. Rottura prolungata per i marchigiani che perdono due palloni consecutivi e si ritrovano ad inseguire sul 24-21 grazie alla tripla di Spissu e i primi due di Gentile. Dopo otto minuti giocati con il piede piantato sull’acceleratore da entrambe le parti, il ritmo cala lievemente così fanno anche le percentuali. Primo mini-riposo con il punteggio sul 26-24 per la Dinamo Sassari.

Pesaro muove il proprio tabellino ancor prima di cominciare il secondo quarto con il libero di Justin Robinson causa tecnico a Pozzecco al termine dei primi dieci minuti. L’attacco della VL dipende da Justin Robinson, ma al momento è solo sull’isola e non riesce a contrastare la forza di Sassari. Pesaro perde tre palloni in trenta secondi senza nemmeno superare la metà campo e la Dinamo vola sul +7 con gli appoggi al ferro di Kruslin e Katic. Si capovolge la situazione del primo quarto: Pesaro ritorna in campo con la cattiveria giusta e con le triple del solito Justin Robinson e i punti di Filloy e Delfino, piazza un parziale di 0-10 e rimette il naso avanti. Ora sono gli isolani a faticare in attacco, con la squadra di Repesa che riempie bene l’area. A riportare avanti Sassari ci pensano Bilan prima, che approfitta dell’assenza di Cain gravato di 3 falli, e Bendizus. Zanotti e Spissu segnano da tre punti e poi Jason Burnell chiude i conti del primo tempo con un’altra tripla: 53-49 dopo 20 minuti.

Sassari stringe le maglie in difesa e Pesaro rimane a secco per due minuti, mentre Bilan spiega pallacanestro vicino al ferro e Burnell di energia porta la Dinamo sul +13. Nel momento più complicato della partita della Carpegna Prosciutto, capitan Delfino si prende l’attacco sulle spalle segnando otto punti in fila. Burnell risponde al capitano dei biancorossi, ma due falli in attacco consecutivi dei sardi nei possessi seguenti permettono alla VL di tornare avanti con Justin Robinson e i liberi di Cain e Delfino: 68-69. Partita che si conferma senza padrone, con entrambe le squadre che reagiscono al meglio ogni volta che si trovano sotto. In questo caso, sei in fila di Stefano Gentile e nuovo +4 sassarese. Bilan e Delfino ritoccano il punteggio in chiusura di quarto e dopo 30 minuti ci sono solo due possessi a dividere le compagini: 76-70.

Bendzius apre le danze nell’ultimo quarto, ma poi l’inerzia della gara in questo momento è dalla parte di Pesaro, o meglio, è dalla parte di Justin Robinson. Il play di Kingston è una scheggia impazzita imprendibile per Sassari e arriva a quota 27 punti. Happ prima segna poi commette infrazione di passi e, sul mancato fischio per un presunto contatto con Drell, coach Pozzecco esagera con le proteste e chiude anzitempo la sua partita con il secondo tecnico. Dall’altra parte del campo anche Cain vedrà gli ultimi minuti dalla panchina: quinto fallo ingenuo a rimbalzo offensivo su Marco Spissu. Le due squadre si rispondono colpo su colpo, con Sassari che mantiene un solo possesso di vantaggio. Partita segnata anche, e soprattutto, dai falli tecnici: dopo aver commesso fallo in attacco (4° personale), Robinson esagera con le parole che gli arbitri non tollerano: tecnico e finisce qui anche la sua partita. Pesaro però non ne vuole sapere di mollare e con la magata di Filloy, due ottime difese, e i canestri di Gerald Robinson si porta avanti sul 90-92. Dopo il canestro di Bilan,  Filipovity e Gerald Robinson fanno +4, ma Filip Kruslin riaccorcia le distanze a -1. Ultimo minuto in apnea: Delfino sbaglia da tre, Bilan guadagna un antisportivo in semi transizione ma fa 1/2 e il possesso seguente non porta a nulla. Sul 96 pari Pesaro ha la palla della partita e Filloy dall’angolo manda a bersaglio la tripla del +3 a 15″ dalla fine. Stefano Gentile tira fuori dal cilindro una tripla fantascientifica e pareggia la gara lasciando a Pesaro 1 secondo sul cronometro. La VL butta via l’ultimo possesso e dunque overtime.

Drell e Filipovity ne fanno cinque in un minuto, ma Spissu segna da otto metri per un nuovo -2. Gerald Robinson segna, ma ancora una volta lo #0 di Sassari è presente a rimbalzo offensivo, segna e subisce il fallo per il -1. Delfino esagera con i palleggi e Burnell gliela porta via, con Gentile che chiude il contropiede per il 107-106. Bendzius si dimentica di Filipovity che schiaccia il nuovo vantaggio pesarese su un facile taglio backdoor. Bendzius si fa perdonare con la tripla del pareggio, ma Tambone – entrato da soli due minuti – segna la tripla del nuovo +3. Robinson fa +5, Bendzius sbaglia da dietro l’arco e Pesaro vola in semifinale 110-115.

TABELLINI

Sassari: Spissu 20; Bilan 19; Treier 3; Kruslin 8; Happ 4; Katic 2; Burnell 17; Bendzius 22; Gentile 15; Gandini NE; Chessa NE; Re NE.

Pesaro: Drell 23; Filloy 7; Cain 3; Robinson J. 27; Tambone 3; Robinson G. 15; Filipovity 12; Zanotti 6; Delfino 19; Mujakovic NE; Basso NE; Serpilli NE.

Kevin Bertoni

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