Clippers-Trail Blazers, le pagelle della serie: Lillard & Co approfittano delle assenze di Paul e Griffin e vincono. Clippers sfortunati

Home NBA

I Portland Trail Blazers vincono la serie contro i Los Angeles Clippers 4-2 e passano al turno successivo dove incontreranno i Golden State Warriors. I Clippers partono forte e vincono le prime 2 in casa piuttosto nettamente (+20 gara 1, +21 gara 2) salvo poi perdere le ultime 4 partite causa anche gli infortuni di Paul e Griffin. Blazers comunque bravi a rimanere nella serie e chiuderla in gara 6.

Portland Trail Blazers

portland

Damian Lillard 8: è il leader indiscusso della squadra e quando c’è da chiudere una partita si può contare su di lui: la dimostrazione è  gara 5 con 16 punti nell’ultimo quarto. In generale tira con percentuali piuttosto basse nella serie (le 2 gare perse a Los Angeles col 33% dal campo e il 21% da tre) ma questo è merito della difesa Clippers. In gara 3 piazza 32 punti e nelle ultime due partite risponde presente. Chiude la serie a 22 punti di media 5.2 assist e 4.2 rimbalzi.

Cj McCollum 7.5: solida serie per il fresco vincitore del premio MIP (Most Improved Player). Dopo un esordio difficile in gara 1, chiusa col 27% dal campo, McCollum prende ritmo e sempre più confidenza nella serie. Realizzatore notevole, spesso si è dovuto caricare la squadra sulle spalle nei momenti in cui la difesa Clippers prevaleva su Lillard, soprattutto nei primi 3 quarti di gara 5 (chiusa con 27 punti).  Più di 23 di media nelle vittorie, meno di 13 punti di media nelle sconfitte.

Mason Plumlee 7+: devastante e un po’ imprevisto impatto di Plumlee. Giocatore di sostanza e grande lottatore sotto il ferro, soffre a tratti l’atletismo straripante di DeAndre ma tiene più che bene per gran parte della serie, catturando 13.2 rimbalzi di media, di cui 21 in gara 3. Questo è quello che ci si può aspettare da lui. Ha fatto stupire invece per le sue capacità di playmaking e di visione di gioco nelle situazioni di pick’n’roll, dove, per scelte della difesa, veniva lasciato più libero rispetto al palleggiatore. Bravo lui a trovare i compagni e punire le scelte difensive dei Clippers. Gara 3 chiusa a 9 assist e 10 in gara 5.

Al-Farouq Aminu 7: positiva serie per Aminu che aveva qualcosa da dimostrare alla sua ex squadra. Sfidattissimo al tiro da Doc Rivers ed il suo staff, parte con un non invidiabile 4-20 da 3 punti nelle prime 3 partite. Gara 4 da incorniciare con 30 punti 10 rimbalzi e 5-10 da 3. Ottimo a rimbalzo con 8.8 e in fase difensiva dove spesso fa la differenza con la sua atipicità e il suo atletismo.

Maurice Harkless 6.5: altro “battezzato” in casa Blazers dalla difesa, segna da 3 con discontinuità, salvandosi in gara 6 con 4-6 da 3. Per il resto buona serie per lui, riuscendo a chiudere 5 partite su 6 in doppia cifra. Solido a rimbalzo con 6.2 di media e anche in difesa.

Allen Crabbe 5.5: losangelino di nascita vuole far bene contro la sua città natale ma parte male con 6 punti e un pessimo 2-13 nelle prime 3 partite. Sembra un giocatore perso ma reagisce e si sblocca in gara 4 con 5-5 dal campo. Anche nelle ultime 2 partite riesce a dare il suo contributo alla squadra ma ci si aspettava qualcosina di più vista la buona stagione regolare.

Gerald Henderson 6: esce  dalla panchina e parte subito forte in gara 1 con 16 punti. Serie molto altalenante in cui non riesce ad esprimere al meglio le sue capacità. Sfidato al tiro come la maggior parte dei suoi compagni, tira male ma comunque riesce a sopperire questa sua debolezza sfruttando spesso la sua migliore capacità in penetrazione. Solito buon apporto difensivo.

Ed Davis 6: in poco più di 17 minuti di utilizzo ha cifre assurde a rimbalzo con 7 di media, non facendo rimpiangere da questo punto di vista il cambio dato a Plumlee. Giocatore di quantità più che di qualità non ci si aspettava né di più né di meno da lui.

Chris Kaman, Noah Vonleh s.v.: Kaman gioca pochi minuti e le ultime 2 partite non entra. Vonleh gioca ancora meno. Non c’è il materiale per dargli un voto.

Coach Terry Stotts: 7.5: uno degli allenatori più sottovalutati in NBA con una squadra giovane e idee di gioco ben chiare. Nessuno si aspettava neppure che riuscissero ad arrivare i Playoff ed invece buttano fuori i Clippers. Bravo a riuscire a ribaltare la serie sotto 2-0 ed a sfruttare gli infortuni in casa Clippers. Prossimo turno piuttosto impegnativo.

 

Los Angeles Clippers

Paul e Griffin

Chris Paul 8: dominatore e fuoriclasse assoluto. Parte col botto in gara 1 (28 punti, 11 assist e 6 rimbalzi) e mantiene delle medie notevoli nelle 4 partite disputate (23.8 punti, 7.3 assist di media con quasi il 50% dal campo ed il 100% ai liberi). Seppur incredibili però le cifre sono solo la punta dell’iceberg. Riesce ad essere incisivo ed a fare la cosa giusta in gran parte delle situazioni. In difesa tiene molto bene contro Lillard. Si infortunia in gara 4 ed è costretto a finire anzitempo i suoi playoff e con lui le speranze Clippers. Davvero un peccato.

Blake Griffin 7:  incisivo nonostante fosse rientrato da poco dall’infortunio e dalla sospensione che lo avevano tenuto fuori per parecchio tempo. Gli manca il ritmo partita e le sue condizioni fisiche sono lontane dal 100%. Litiga spesso con il tiro dalla media, ma riesce comunque ad avere impatto. 15 punti e quasi 9 rimbalzi di media, in difesa è costretto a marcare un giocatore perimetrale come Harkless e a volte Aminu e riesce bene a limitarli. Purtroppo finisce anche lui la sua stagione come Paul in gara 4.

DeAndre Jordan 7: se da un punto di vista tecnico perde la sfida con Plumlee, da un punto di vista atletico riesce spesso a fare la differenza col suo atletismo fuori dalla norma. Mostruoso a rimbalzo con 16.3 di media e 2.7 stoppate a partita, sotto il ferro è una forza della natura. Tallone d’Achille come al solito i tiri liberi, poco sopra il 37%, con esibizioni dalla lunetta piuttosto imbarazzanti. Portland lo sa e lo manda in lunetta spesso (18 liberi tentati in gara 1).

JJ Redick 6.5: riesce ad incidere soprattutto quando gioca allo Staples (17.7 punti di media nelle partite in casa, solo 9.3 in trasferta) non riuscendo invece a sbloccarsi fuori dalle mura amiche, soprattutto con le percentuali di tiro (28.6% al Moda Center). Micidiale in uscita dai blocchi e sui tagli quando pescato dai compagni di squadra. Crea non pochi grattacapi alla difesa grazie alle sue letture di gioco. Tende spesso a nascondersi nel finale e ad essere poco servito dai compagni.

Jamal Crawford 7: il sesto uomo dell’anno gioca un’ottima serie. Spesso è l’uomo chiamato a risolvere le situazioni in attacco (soprattutto nelle ultime 2 partite causa assenza CP3) e grazie alle sue capacità in uno contro uno tiene a galla i suoi. Tira un brutto 19% da 3 nella serie ma comunque rimane il secondo realizzatore della squadra a oltre 17 di media. 32 i suoi punti in gara 6.

Luke Mbah A Moute 5.5: gioca poco più di 15 minuti di media e ha poco impatto in attacco. Inutile analizzare le sue statistiche visto che è un giocatore di sostanza, difesa e piccole cose. In difesa come sempre niente da criticargli ma per come ha giocato in stagione ci si poteva aspettare qualcosina di più.

Jeff Green 6: spesso preferito a Mbah A Moute, gioca bene ma a sprazzi. La continuità non è mai stata una sua forza. Chiude comunque a 10.2 punti di media.

Austin Rivers 6.5: il coraggio a questo ragazzo non manca ed è ammirevole quando in gara 6, dopo essersi fatto curare con 11 punti di sutura in volto, rientra in campo e praticamente con solo un occhio aperto finisce la partita. La difesa passa in terza fila su di lui e lo sfida al tiro. Sfida vinta da Portland visto il 23.5% da 3 punti. Dopo l’infortunio di Paul entra in quintetto e gioca un buon basket. In difesa ha fatto quello che ha potuto contro Lillard.

Cole Aldrich 6: gioca dei buoni minuti quando DeAndre è in panchina e si rivela un buon passatore per il ruolo. Il suo lavoro lo ha fatto.

Wesley Johnson 5: ci si aspettava un altro impatto da lui. Impalpabile in tutta la serie non incide praticamente mai.

Paul Pierce, Pablo Prigioni s.v.: troppo pochi i loro minuti per dargli un voto. Dispiace non poter vedere Paul Pierce giocare con continuità.

Coach Doc Rivers 7: fin quando ha avuto la squadra al completo si è giocato la sfida con ottime scelte. Purtroppo gli infortuni hanno condizionato il tutto e sono stati troppo rilevanti per fare in modo che la squadra potesse ribaltare l’inerzia ormai presa dai Blazers.

Redazione BasketUniverso

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.