Al termine dell’incontro del Forum, che ha visto Milano trionfare su Reggio Emilia per 73-52, i due coach hanno parlato in conferenza stampa. Di seguito le parole di Luca Banchi, allenatore dell’Olimpia:
La squadra continua a evidenziare problemi di playmaking e di attacco a difesa schierata come capitato nel primo tempo di oggi, come mai? E per quale motivo c’è una così grande differenza tra i risultati casalinghi e quelli in trasferta?
“La mia cultura del lavoro mi aiuta a rimanere concentrato su ciò che devo fare. Il calendario offre pochissimo tempo per lavorare sugli errori, siamo alla ricerca ancora di una definizione di responsabilità e gerarchie all’interno della squadra. Devo accettare i momenti difficili, ma sottolineare anche i progressi. Ho difficoltà a lavorare come vorrei per il poco tempo a disposizione, volevo una squadra versatile e mi sembra che lo siamo abbastanza. Accetto l’analisi, ne prendo atto, ma non cambierà la mia attitudine al lavoro, intravedo ancora margini da migliorare”.
Che effetto le ha fatto la standing ovation del Forum stasera?
“A dire la verità non me ne sono accorto, ma la apprezzo. Spero fosse un tributo alla squadra e non soltanto a me, abbiamo fatto qualcosa di speciale negli ultimi giorni con due successi importanti”.
Poi è stata la volta di coach Menetti, che ha parlato del crollo dei suoi nel terzo quarto:
“Nei primi minuti siamo partiti bene contro Milano, che non è certo l’ultima arrivata. Il motivo del crollo nel terzo quarto non va ricercato nella difesa o nell’attacco, ma solo nella testa dei giocatori. I ragazzi si sono sciolti inspiegabilmente, questa fragilità mentale non ha alcun senso, c’è ben poco da commentare. Ringrazio i tifosi che ci hanno seguito fin qui, ora la testa però va alla prossima partita contro Bologna”.
Come mai tutte queste difficoltà offensive? 5 punti nel terzo quarto e il record stagionale di punti fisso a 76 sono risultati significativi.
“Stasera ci siamo smarriti per motivi psicologici, dovevamo anche affrontare la difesa di Milano, non una delle ultime arrivate. Durante la settimana proviamo delle cose, ma non le mettiamo mai in pratica nel weekend, il problema principale non è l’attacco ma la nostra fragilità mentale, ci abbattiamo senza motivo, oggi nell’intervallo c’erano solo due dettagli da limare, ma ci siamo persi”.
Come spiega le difficoltà che ha la squadra quando Filloy sostituisce Cinciarini in cabina di regia?
“E’ difficile ricordarsi ora tutti gli episodi di una partita, Cincia per noi è un giocatore fondamentale, è anche il playmaker della Nazionale, non possiamo trovarne uno come lui per fargli da cambio. Guarderemo gli errori e proveremo a correggerli”.
White è uscito dal campo scontento nell’ultimo quarto. Può diventare un caso?
“I giocatori quando vengono sostituiti non sono mai contenti, penso che James volesse soltanto poter dare ancora qualcosa alla squadra. Oggi ha giocato bene fino al crollo della squadra, ma nel terzo quarto è impossibile stabilire chi abbia giocato meglio o peggio degli altri, semplicemente noi non eravamo in campo”.
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