College Basketball Tour, le parole dei coach Boeheim, Diamante e i giovani Hughes e Gatto

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Il College Basketball Tour continua per la provincia varesina. Dopo l’avventura contro l’università dell’Illinois al palazzetto di Gazzada (VA), la selezione dell’All Star Varese ha affrontato anche la celebre università di Syracuse nelle terre di Vedano Olona (VA). Guidati dell’ex assistente coach di Attilio Caja, Raimondo Diamante, i ragazzi della selezione varesina hanno perso a testa alta con il punteggio di 59 a 69 disputando quattro quarti assolutamente dignitosi.

Dopo la gara, abbiamo avuto modo di parlare con i coach Jim Boeheim (membro della Hall of Fame), Raimondo Diamante e i giocatori Elijah Hughes, MVP della gara e go-to-guy per la prossima stagione, e Christian Gatto, reduce dalla stagione con la Pallacanestro Openjobmetis Varese.

JIM BOEHEIM

“Tutti i ragazzi hanno dato un grande contributo. Ovviamente Jalen [Carey, ndr] e Buddy [Boeheim, ndr] hanno dell’esperienza in più e hanno giocato been nel primo tempo, poi Quincy [Guerrier, ndr ] e Jo [Girard, ndr] hanno cominciato il secondo tempo, Ho pensato che tutti i ragazzi abbiano mostrato davvero belle giocate. Difensivamente hanno fatto bene contro una squadra tosta. Ci vorrà un po’ per sistemare il tiro, abbiamo cominciato a mettere dei tiri da tre nel secondo tempo. Bourama [Sidibe, ndr] ha fatto delle belle giocate, ha perso qualche pallone nel primo tempo. Loro sono una squadra davvero fisica, ben allenata e ci hanno fatto sbagliare dei tiri che sappiamo mettere. Dovremo tirare meglio da tre. E’ stata una prestazione accettabile, siamo arrivati per imparare perché abbiamo giocato contro una squadra a cui bisogna dare credito, ci hanno spinto a dare il meglio e ce l’abbiamo fatta. Tutti i nostri più giovani hanno giocato bene. 

ELIJAH HUGHES

“Abbiamo fatto bene contro una squadra aggressiva, una buona squadra. C’era un bel tifo, ci siamo divertiti. Per me è stata la prima volta qua in Italia e mi sono divertito molto. In attacco hanno avuto molti giocatori che hanno potuto tirare da fuori ma allo stesso tempo andare nel pitturato, davvero una bella squadra. Essere il leader sarà il mio ruolo, è quello che il coach vuole da me. In regalar season dovremo essere molto aggressivi, voglio che i miei compagni siano così. Più giocheremo, più saremo in grado di esserlo” 

RAIMONDO DIAMANTE

SULLA GARA – “Il punteggio recita 69 a 59 per Syracuse. Per noi è motivo di orgoglio aver tenuto a quota 70 punti una squadra di questo tipo. Sicuramente loro sono una squadra rinnovata perché hanno perso parecchi senior della stagione passata, ma hanno aggiunto sei freshman e infatti in campo si è visto molto che mancavano una chimica di squadra, conoscenze da giocatote a giocatore che permette di fare un gioco più fluido ed efficace. Mi prendo con grande orgoglio i complimenti di coach Jim Boeheim. Ha apprezzato molto il nostro atteggiamento, di non andare mai sotto con la testa, di essere sempre aggressivi. Trasporto i suoi complimenti a tutti i ragazzi: non è mai semplice venire qui il 12 agosto una preparazione, senza essere allenati a differenza loro che, anche se sono una squadra nuova arrivano già con un carico sulle gambe. Magari loro non hanno spinto tantissimo come ha fatto Illinois il 7 agosto. Sensazioni positivissime, sono contento per gli organizzatori del torneo a cui ho passato il testimone dopo aver cominciato io cinque anni fa ad iniziare questa esperienza con i college americani. Sono felicissimo di aver passato il testimone a Manuel Rossi, a Marco Lamastro e Riccardo Corsano e a Federico Bellotto che portano avanti tutti il progetto; il pubblico ha risposto molto bene”. 

PROSPETTIVE PER LA STAGIONE 19/20 – “Penso che l’associazione dei ragazzi ho citato prima lavorerà per arrivare ancora più pronti l’anno venturo con nuove idee da proporre e limare qualche piccola cosa nell’organizzazione. L’obiettivo è migliorarsi esperienza dopo esperienza imparando da quelle precedenti. Per quanto riguarda me, dopo tre anni fantastici con la Pallacanestro Varese, ritorno al mio «primo amore». Ho sposato il progetto dell’Academy Varese e quindi non vedo l’ora di cominciare gli allenamenti e contribuire attivamente alla crescita dei giocatori del nostro territorio sperando poi un giorno di permettere a questi ragazzi di fare una esperienza come la mia. Gli auguro soprattutto di continuare a fare questo sport anche a livello professionistico e di mettere il piede in serie A. Come Virginio [appena entrato nel roster della squadra maggiore, ndr] coinvolto anche nelle giovanili U16 a casa nostra. E’ motivo di orgoglio, ma così come lui anche altri ragazzi di altre categorie che si sono messi in mostra nelle finali nazionali precedenti. Importante tenere d’occhio l’obiettivo finale: creare un giocatore capace di competere nella propria categoria che sia Eurolega, NBA o Serie A o B ed esprimere al massimo il suo potenziale”

CHRISTIAN GATTO

“Sinceramente mi aspettavo una gara diversa. Loro hanno la fama di essere atleti che quando arrivano in Italia, per esempio, stendono chiunque trovino sulla loro strada. Invece no. Ce la siamo giocata fino alla fine quando siamo ar

Foto di Camilla Bettoni

rivati sotto di sei o sette, abbiamo sbagliato qualche tiro in transizione, ma va bene così. Mi aspettavo di giocare un pelino di più. Vengo da una stagione molto difficile dove ho giocato appena due minuti totali. Grazie a coach Ray [Raimondo Diamante, ndr] e adesso ci si rimette a lavoro, finite le vacanze. L’aspettativa è fare il meglio possibile, devo dimostrare che esisto come giocatore e posso stare in una squadra. Vengo da una stagione anonima, la stagione prima ero a Gallarate, dove non ero al centro del progetto. La Robur ha avuto buone intenzioni con me, mi ha dimostrato di avere obiettivi e quindi mi sono galvanizzato. Rimarrò nei paraggi, è una cosa a cui tengo molto”.

Matteo Bettoni

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