Come potrebbe essere la Vanoli Cremona degli “italiani”?

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Comincia a farsi strada, sempre più insistentemente, l’idea che la prossima stagione (ancora con il punto di domanda cucito addosso su come, quando e con quante squadre si svolgerà) la Vanoli Cremona possa costruire una squadra con solo giocatori italiani (o con al massimo due stranieri).

Il progetto l’ha lanciato direttamente Gianmaria Vacirca, responsabile scouting e direttore dell’area tecnica di Cremona, pensando in accordo anche con coach Meo Sacchetti a una sorta di “Club Italia”, un’idea nuova e sicuramente intrigante per il basket odierno, non scevra da rischi ma sicuramente dall’alto interesse e potenziale che possa far crescere i giocatori italiani anche partecipando a una competizione europea (Champions League o Eurocup con la prima più probabile).

Nella sua edizione odierna, La Provincia di Cremona ha provato a tracciare un primo abbozzo di come potrebbe essere costruita la squadra del patron Aldo Vanoli, partendo da chi è già sotto contratto e pensando a giocatori italiani sia con una certa solidità che con grande prospettiva. In aggiunta a ciò, come detto, un limite di due stranieri che possano garantire impatto immediato negli spot di guardia e centro.

La base da cui partire sarebbero gli spot di playmaker e ala forte, con Travis Diener (da convincere per un’ulteriore annata da Capitano) e Michele Ruzzier, entrambi alla quarta stagione con coach Sacchetti sotto il Torrazzo, più Nicola Akele e Niccolò De Vico, molto positivi nelle ultime settimane prima dello stop causa Coronavirus e già sotto contratto anche per le prossime due stagioni.

A questi si vorrebbero aggiungere due esterni reduci da una buonissima stagione, ovvero sia Michele Vitali e Andrea Pecchia. La ciliegina sulla torta potrebbe essere l’ingaggio di Davide Moretti, ancora indeciso se concludere con l’anno da senior la sua esperienza a Texas Tech University. Come lungo italiano la Vanoli vorrebbe assicurarsi il centro della Nazionale Amedeo Tessitori.

Per gli stranieri le idee non mancano: per la guardia si cerca un nome di esperienza che possa fare da chioccia ai giovani ma con notevoli responsabilità in campo. I candidati papabili sono tutti giocatori che hanno già giocato con Cremona e che vantano almeno 4 anni di permanenza nel campionato italiano, ovvero sia Tyrus McGee, Jason Rich e Darius Johnson-Odom. Per il centro il nome più caldo è quello di Christian Mekowulu, esploso quest’anno in A2 con Orzinuovi.

A completare il roster i nomi che circolano sarebbero quelli di Luca Campogrande (Brindisi), Leonardo Totè (Pesaro), Giordano Bortolani (a Biella ma di proprietà di Milano) e Gianmarco Fiusco (2003 considerato tra i più interessanti della sua annata).

Ipotizzando quindi che le scelte principali vadano in porto, il roster da 12 giocatori potrebbe essere così:

Diener, Ruzzier;

McGee/Rich/Johnson-Odom, Moretti, Bortolani;

Vitali, Pecchia, Campogrande;

Akele, De Vico;

Mekowulu, Tessitori.

Per convincere giocatori stranieri di questo livello e italiani dal sicuro impatto in campionato e con l’ottica di una crescita necessaria a sè stessi e a tutto il movimento, la partecipazione a una coppa europea potrebbe essere l’arma in più di Vacirca per avere un roster di questo tipo, totalmente nuovo per il nostro basket. E dalle parole dello stesso responsabile scouting di Cremona, la risposta dei giocatori è stata immediata e totalmente positiva.

Michele Manzini

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