Conferenza Virtus Bologna: Baraldi striglia tutti ma rinnova la fiducia a Ramagli

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Passo avanti della proprietà, che sarà più vicina alla squadra e rinnovata fiducia a coach Ramagli, con contemporanea strigliata ai giocatori, a cui è richiesto di essere professionisti non solo in campo ma anche nella vita privata. E’ questa la sintesi emersa dalla conferenza stampa della proprietà della Virtus Bologna, che si è tenuta oggi all’Arcoveggio. Nel pomeriggio Luca Baraldi, assieme al presidente Bacci e al GM Trovato, ha incontrato la squadra.

“Il segreto per andare avanti in un a società è essere uniti, e per questo oggi parlerà la proprietà di Virtus Pallacanestro. Sono state queste le parole introduttive dell’addetto stampa Marco Tarozzi, che hanno introdotto la conferenza stampa Virtus. La parola poi è passata direttamente al rappresentante di Segafredo, Baraldi,  che ha dichiarato:“Abbiamo responsabilità davanti ai tifosi, e abbiamo iniziato la stagione cercando di impostarla sulla storia, quella che ha riportato la Virtus al proprio posto. In A1 si può vincere o perdere, ma serve anche portare avanti dei valori (…). In A2 eravamo una famiglia, ora ci sono giocatori ancora più professionisti rispetto al basket, mettendo insieme una squadra di grandi individualità, e forse serve anche un mea culpa. Poi aggiunge: “Noi non mettiamo assolutamente in discussione il presidente Bucci, abbiamo un allenatore che non può essere diventato brocco dopo 3 mesi e abbiamo Julio Trovato. Abbiamo deciso, in accordo con Albertini e Fornaciari, di sintetizzare il presidio nella proprietà in una persona (…) Quindi, sulla mia persona, si sintetizzerà questo ruolo: non sarò Amministratore Delegato, ma sarò più presente nella società. Non è mandando via gli allenatori che si risolvono i problemi, abbiamo un budget di stipendi da Eurolega e una classifica da retrocessione, quindi non hanno sbagliato solo Ramagli o i giocatori, ma anche la società. Dobbiamo andare in campo per vincere e non per fare gite in giro per l’Italia. Abbiamo investito molto, e sopratutto sugli atleti italiani, stiamo riportando Alessandro Gentile in una Nazionale in cui il  capitano è sempre un nostro giocatore. Non abbiamo preso mercenari ma italiani, perché siamo un’azienda italiana e questo deve essere il percorso”. Letteralmente un fiume in piena il patron di Segafredo, che ha affermato poi di voler parlare con Ramagli e di conseguenza con la squadra, lasciando intendere però di rinnovargli  pienamente la fiducia. “Do per scontato che lui prosegua nel suo lavoro da allenatore ma tutti devono remare nella stessa direzione, e chi non lo pensa, non essendo questa una prigione, può andare via. Contro Cantù la sensazione è stata quella di una difficoltà psicologica, nessuno lo fa apposta, e forse pagare gli stipendi non basta. Noi, comunque non riteniamo Ramagli responsabile, non abbiamo gli elementi per dargli tutte le colpe, perché queste vanno divise tra tutti”.

Infine non risparmia neppure qualche frecciata a Pietro Aradori, in virtù anche dei rumors di mercato che lo vedrebbero coinvolto negli ultimi giorni e torna anche sui comportamenti di alcuni giocatori nella vita privata, dicendo che “bisogna avere un comportamento professionale adeguato alla maglia che si veste. Staremo vicini alla società per raggiungere l’obiettivo di portare serenità all’ambiente, dato che non basta avere il capitano della Nazionale, se questo fa 0/11 da 3 nelle ultime 2 gare. Se lo ha fatto, è perché non è sereno. Comunque non vanno tollerati, anche nella vita privata, comportamenti non corretti, nei social poi, oggi, si può capire tutto. E questo per rispetto di chi ha fatto sacrifici per abbonarsi, e per chi ha creduto in questa squadra e società”.

Per la conferenza stampa integrale, cliccare qui.

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